1. Blade: riforgiatura


    Data: 25/11/2020, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... pragmatica, diretta e soprattutto, aveva una volontà d'acciaio. Doveva averla visto il suo passato. Essere una mutante non &egrave mai facile, stando a quanto dettomi da lei, in Medio Oriente lo era anche di meno. Alzai una mano, titubante.Accarezzarla o no?La sera prima, complice un successo notevole ottenuto grazie a me e dopo una cena in un ristorante appartenente a un suo sottoposto, io e Zhara ci eravamo ritirati in quell'alcova per godere del reciproco piacere.Ovviamente, prima la giovane mi aveva offerto qualche bibita alcolica. Quello che era iniziato come un brindisi ci aveva portato a terminare una bottiglia intera di Saké.Non che quello fosse un problema: il fattore rigenerante di cui entrambi eravamo dotati ci impediva di sbronzarci oltre un certo limite, limite che quella sera sicuramente raggiungemmo. Non ho molti altri ricordi, solo la consapevolezza del suo corpo sul mio. Della bocca di Zhara che mi suggeva il membro mentre io leccavo la sua intimità. Spezzoni della serata mi passarono alla mente come flashback di un passato che non ricordavo.Quante volte avevamo goduto? Che ora era?Emisi un verso basso sforzandomi di schiarirmi la gola mentre mi alzavo, mettendomi seduto.-Ehi...-, sussurrò Zhara svegliandosi. Si mise seduta.-Ci crederesti che ricordo poco e niente di quel che abbiamo fatto ieri sera?-, chiesi con un sorriso.-Io ricordo quasi tutto... sei stato fantastico!-, esclamò.-Oh, ci credo. Sono ancora esausto.-, risposi.-Non ricordi proprio ...
    ... nulla?-, chiese lei. Io annuii.-Ricordo pochissime cose... spezzoni.-, dissi. L'araba annuì. Sorrise improvvisamente e mi baciò. Per qualche istante le nostre lingue lottarono, esplorando le rispettive bocche, facendomi dimenticare tutto quanto, mal di testa incluso. Le accarezzai la nuca e il collo. La mutante mi accarezzò il petto scendendo lentamente.-Credo sia colpa dell'alcool.-, dissi.-Già. Lo penso anche io.-, sorrise lei. Immaginavo quale sarebbe stata la sua prossima frase.-Possiamo provare a rivisitare la nostra serata senza l'aggiunta di alcolici...-, disse Zhara. Sorrisi. Non sarebbe stato male. Inoltre neanche al mio membro pareva dispiacere, vista la pronta erezione che il tocco della giovane suscitò di lì a poco.-Caspita, reagisci in fretta, eh Blade?-, chiese.Sorrisi. Preferii non rispondere e andare ad accarezzare il suo seno e poi più in giù. L'araba gemette a occhi chiusi. Sapevo come prenderla, pelle serpentina o no, era pur sempre una donna. Baciai il collo della giovane mentre le mie dita le tintillavano la vulva.-Oh, Blade...-, sussurrò lei. Mi aveva afferrato il membro, accarezzandolo con una noncuranza quasi anormale.-Ti apro.-, dissi. Fu più un ringhio ma in quel momento me ne importava proprio poco di essere galante.E Zhara capiva: si sdraiò tra le lenzuola sfatte, aspettando il mio assalto.Sorrisi. Mi posizionai. Le affondai dentro.E proprio in quell'istante, lo sentii. Una vibrazione. Due materiali che urtavano l'uno contro l'altro generando un suono ...
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