Inaspettato campeggio cap. 4
Data: 12/12/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: MagnusD, Fonte: Annunci69
Appena Davide scomparve dietro la costa mi girai verso mia moglie e la baciai con passione, la bocca aperta, la lingua avida. Non mi importava della sborra di quello stronzo. Il suo odore acre mi saliva nelle narici, ed era la prova piu’ umiliante e concreta delle mie corna, ma in quel momento ero troppo eccitato per curarmene.
Lei risposte alle attenzioni con altrettanta passione. Ci baciavamo come due giovani adolescenti.
A un certo punto mi spinse all’indietro, mettendomi disteso sulla sabbia, e mi venne sopra. Prese a baciarmi il collo, poi il petto e continuando a scendere con studiata lentezza, arrivò all’altezza del mio cazzo, duro all’inverosimile.
Fissandomi negli occhi lo afferro’ con una mano, mentre con l’altra prese a massaggiarmi le palle. Ero in estasi.
-Mmh…quanto ce l’hai duro amore – disse, cominciando a segarmi – Vuoi che te lo succhi un po’ anche a te? –
-Si, ti prego – risposo con un rauco sussurro.
In un attimo lo imbocco’ e comincio’ un lento su e giu’ ma, dopo pochi secondi, vidi una sorta di sorriso distorto allargarsi tra le sue labbra piene. Il sorriso divenne sempre piu’ largo finchè, senza ritengo, lei si stacco’ scoppiando in una risata.
-Che succede amore? – dissi allora stranito, senza capire.
-Scusa amore – rispose allora lei, guardandomi con fare quasi beffardo – Ma sai, dopo quello di Davide la differenza con il tuo si sente troppo! –
- Il suo cazzone quasi mi sloga la mascella – continuo’ con maliziosa perfidia ...
... – il tuo sembra piu’…un simpatico lecca lecca! –
Mi sentii umiliato, ma anche un po’ incazzato.
-Amore, quando sei diventata così stronza? – dissi
-Mmh, povero amore – rispose allora ironica – forse hai ragione…ma se io sono un po’ stronzetta, sai cosa sei tu, maritino mio…? –
Fissandomi negli occhi riprese a segarmi lentamente con una mano e a massaggiarmi le palle con l’altra.
-Cosa sei amore…? Dai che lo sai –
Tiro’ fuori la lingua, cominciando a solleticarmi le palle.
-Dai, dillo! –
Il ritmo della sega divenne piu’ frenetico, ero in estasi, a un passo dall’orgasmo.
-Lo so che ti piace, dillo oppure mi fermo e ti lascio così! -
-No, no ti prego – dissi affannato
-Allora dillo! Dillo e ti faccio sborrare nella mia boccuccia –
Cominciai a cedere.
-Sono…. –
-Dai, dai…continua- insistette
-Sono ….un cornuto – dissi infine sconfitto dal piacere
-Si amore, si! Sei proprio un cornuto! – ribadi’ lei con un sorriso dolce, e prendendomelo finalmente in bocca. Ci vollero solo una paio di affondi e sborrai copiosamente, liberando il mio piacere e la mia frustrazione.
Durante il tragitto di ritorno mi sentii terribilmente stanco, quasi scarico. Le emozioni che avevo provato erano state cosi intense da lasciarmi prosciugato, in tutti i sensi.
Appena rientrati nella nostra stanza, nel primo pomeriggio, decisi di stendermi un poco. Non volevo dormire in realtà ma, appena mi coricai, il sonno mi colse cosi improvvisamente da non darmi ...