1. Bores contò il passaggio di undici monache e sette preti.


    Data: 04/12/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Caliban

    ... un toccante articolo sull'inaspettato attacco di cuore che aveva così tristemente posto fine alla vita della famosa ex ballerina del bolshoi. Sposa del rinomato magnate, un tempo a capo della sezione centrale del kgb.Il suo sorriso si allargò - No. Non ne sarebbe affatto contento -.La cameriera arrivò con l'hamburger a spezzare la tensione silenziosa che si era creata.La ragazza iniziò con un paio di patatine, poi addentò il panino, e con un espressione nuovamente innocente e dolce gli sorrise.- E' buono. Grazie. Io sono Genevieve, ma tutti mi chiamano Gin -- Felice che ti piaccia Gin, io sono Mikhail, Mikhail Bores, ma tutti mi chiamano Bores -Lei sembro rimuginare un po' mentre masticava.- Bores... sì mi piace. E' stato bello incontrarti Bores, pensi che qualche volta potrei lavorare con te? Sono brava sai, anche con le donne. Sono sicura che a molte tue clienti potrebbe piacere -- Io lavoro da solo, sempre. Poi tu sei anche un po' troppo giovane per tutto questo, direi -Gin tornò ad assumere un espressione imbronciata e furiosa.- Come pensi che mi paghi da mangiare? O che trovi ogni tanto un letto dove passare qualche notte comoda quando ne ho voglia? -Poi passò ad un sorrisetto di sfida.- Scommetto anche che sono già più esperta e brava di te - disse, facendogli poi una linguaccia, un gesto così fanciullesco che contrastava in modo così assurdamente delizioso con l'argomento del contendere.Scrollò la testa sospirando, e finì la birra. Fece poi il gesto di alzarsi- Ora ...
    ... devo proprio andare Gin, &egrave stato un piacere conoscerti -Vide sul suo viso formarsi per un attimo un espressione incredula, quasi spaventata, così dolorosamente simile all'ultimo sguardo di sua madre.La sua piccola, sottile mano lo prese quasi con forza sul polso.- Non te ne andare, ti prego -Poi tornò a sorridere con una maliziosa innocenza.- Posso farti un pompino se vuoi, sono brava, e mi piace moltissimo, portami con te, non mi va di dormire in strada stasera -Bores ritrasse la mano scrollando la testa.- Non se ne parla, e poi a me piacciono le donne non le ragazzine - disse, spegnendo il suo sorriso e facendo riaffiorare la rabbia nei suoi occhi.Quindi si alzò si girò e si avvicino alla cassa sul bancone del pub e pagò il conto. Si diresse verso la porta, l'aprì e guardò un ultima volta verso il tavolo. Lei era ancora seduta, lo guardava fissa, quasi senza espressione ora. Uscì fuori sentendo l'aria gelida, fece due passi e si fermò.Poi mentre una voce risuonava forte nella sua mente �Stupido! Stupido! Stupido!�, rientrò nel locale. Lei era ancora seduta che guardava verso la porta, quando riapparve un sorriso intenso le illuminò il volto.Lui scrollò due volte la testa mentre la vocina continuava a martellarlo in testa. �Stupido! Stupido! Stupido!�. Le fece un gesto d'invito con la testa e uscì di nuovo. Lei si alzò di scatto correndo fuori e seguendolo.Camminarono in silenzio finché giunsero al suo appartamento. L'attico con mansarda di un palazzo classico, molto ...
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