1. Bores contò il passaggio di undici monache e sette preti.


    Data: 04/12/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Caliban

    ... lasciato cadere a terra in ingresso, si sfilò il maglione nero attillato, con le maniche troppo lunghe, anche a causa della sua mania di tirarle nascondendoci dentro le mani, quindi si tolse la maglietta verde scuro che indossava sotto.Si pavoneggiò un poco di fronte allo specchio, nuda dalla vita in su. Non portava quasi mai reggiseno, in fondo a che serviva? Si diceva sempre, vista la sua seconda scarsa. I piccoli capezzoli rosa erano ancora lievemente turgidi dal desiderio che l'aveva pervasa prima, quando l'aveva sentito indurirsi tra le dita.Le mani iniziarono rapide a sbottonare i jeans, un paio di levis scuri, ormai consunti dall'uso e strappati in diversi punti, quindi sfilò rapida le mutandine bianche, bordate di pizzo a fiorellini che aveva rubato la settimana prima al supermercato, e i calzini di lana neri lunghi.L'immagine riflessa allo specchio catturò nuovamente la sua attenzione, in fondo amava il proprio corpo, anche se avrebbe volentieri fatto qualche modifica. Soprattutto adorava da sempre sentirsi nuda, libera, leggera. Da bambina faceva disperare sua madre correndo sempre nuda o semivestita per casa. Dopo la sua scomparsa aveva imparato, purtroppo duramente e troppo presto, che era meglio farsi vedere spogliata in casa il meno possibile.Si avviò quindi sotto la doccia. In una nicchia nel muro erano allineati, come soldatini, diversi flaconi di bagnoschiuma ai profumi più disparati. Scelse, dopo averli aperti e annusati tutti un paio di volte, quello ...
    ... arancia e cannella. Aprì l'acqua, alzando il viso verso il grande piatto tondo sopra di lei e immergendosi nella cascata che l'avvolse. Iniziò quindi, dopo un poco ad insaponarsi.I capezzoli si indurirono nuovamente sotto lo sfregamento e un familiare languore la pervase sotto il tiepido, abbondante getto d'acqua. La mano destra si diresse, esperta, oltre l'ombelico, scivolando sulla pelle liscia e morbida fino a perdersi tra le gambe. Iniziò a stuzzicare e accarezzare, prima lentamente, poi sempre più rapida. Venne intensamente, ansimando, con la schiena che sfregava, appoggiata al muro granuloso.Lentamente la nebbia del piacere evaporò e l'acqua portò via desideri e pensieri. Tornò al centro del bagno, i piccoli piedi nudi lasciarono sul marmo la loro umida immagine, un sentiero che sarebbe presto svanito nel nulla. Si infilò il corto, soffice accappatoio rosso e si asciugò rapidamente, sfregando in modo buffo con l'asciugamano i corti capelli neri. Si gratificò quindi di un ultimo sorriso beffardo allo specchio e uscì.Il rumore della televisione la guidò in salotto. Bores si era addormentato, disteso sulla penisola del divano. L'accappatoio leggermente discostato rivelava il suo fisico asciutto, muscoloso ma non troppo, decisamente sensuale. Non la stupiva che le donne pagassero per averlo, in quel momento avrebbe pagato anche lei, se avesse avuto più dei pochi spiccioli in monetine che restavano nella tasca interna del giubbotto.Si avvicinò piano, reprimendo la tentazione di ...