Il Pub
Data: 05/12/2020,
Categorie:
Hardcore,
Tabù
Voyeur
Autore: Ninfetta, Fonte: xHamster
Ero in Sardegna per una breve vacanza, insieme a due amiche. Ci eravamo prese qualche giorno di relax, lontano dal lavoro, dallo stress e dai mariti. Avevamo visto un pub molto carino e piuttosto frequentato, e decidemmo di passarci la serata. Era caldo ma non troppo, una bella giornata di metà Giugno, dopo cena indossai la mia camicetta nera semitrasparente con sotto l’intimo nero di pizzo che mio marito mi aveva da poco regalato, e la gonna di jeans con un paio di stivali neri, mi rifeci un po’ il trucco e mi unii alle amiche. Entrammo nel pub che era piuttosto affollato, e decidemmo di sederci al banco, anche perché i tavoli sembravano tutti occupati. Chiedemmo da bere, io ordinai il mio consueto Gin Lemon. Ci servì un bel ragazzo, piuttosto alto, con i capelli corti neri e un bel paio di occhi marroni, più giovane di me, che fin dall’inizio mi guardò con un certo interesse. Le mie amiche se ne accorsero e cominciarono a farmi battutacce al riguardo, ma eravamo allegre e ci ridevo su volentieri. Bevemmo e ridemmo per un bel po’, conoscemmo qualche avventore più o meno simpatico, e il bel ragazzo che ci serviva da bere ogni tanto si fermava a scambiare qualche battuta con noi. Era simpatico e carino, e i suoi sguardi su di me non mi dispiacevano affatto, anche se quelle due streghe delle mie amiche mi prendevano in giro di continuo. A un certo punto ci portò di nuovo da bere, ma noi non avevamo ordinato un’altra bevuta. Lui ci disse che quelle le offriva lui, e allora ...
... brindammo a lui e continuammo a chiacchierare e scherzare allegre e spensierate. Io ero piuttosto allegra, avevo anche forse bevuto un po’ troppo, chiesi al tipo dove fossero i bagni, lui me li indicò, ma mi disse che siccome c’era molta gente erano sicuramente in condizioni disastrose, e visto che noi non eravamo del luogo, se voleva mi avrebbe fatto usare il bagno riservato. Io lo ringrazia, e lui mi accompagnò, il bagno era accanto a quelli per il pubblico, ma chiuso a chiave. Lui mi aprì, io lo ringraziai di nuovo sorridendogli e entrai per fare pipì. Quando uscii lui era ancora lì, per richiudere la porta. Il corridoio era molto affollato, e lui mi stava quasi addosso, io gli sorrisi di nuovo, appoggiandomi alla porta mentre lui chiudeva con la chiave. Lui ricambiò il sorriso, chinandosi per dirmi qualcosa ad un orecchio, vista la confusione. Non ci capii più niente, e un attimo dopo lo stavo baciando lì, nel corridoio affollato, appoggiata contro la porta. Accolsi con eccitazione la sua lingua nella mia bocca, e chiusi gli occhi abbandonandomi al bacio. Sentii la sua mano scendermi lungo la schiena, carezzarmi la natica e sfiorarmi la gamba, per poi risalire sotto la mia gonna. Ero eccitatissima, e lo lasciai fare, anche se eravamo in mezzo alla gente. Le sue dita mi scostarono le mutandine, le sentii insinuarsi tra le mie gambe, carezzandomi con delicatezza ma anche con decisione. Mi tirò a se, riaprì la porta del bagno privato e mi fece entrare, per poi chiudersi la porta ...