1. Non per scelta


    Data: 06/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: SAGYTER74, Fonte: Annunci69

    ... instancabile e senza segni di cedimento entrava ed usciva dalla mia fica in fiamme. “Dove vuoi che ti sborro questa puttana ?” chiese con irriverenza ad A.. Mio marito non rispose, allora lui lo incalzò :” Vuoi che le riempia la bocca o la fica ?” Io ascoltavo quel dialogo surreale e la mia fica ardeva sempre di più. Non ci fu alcuna risposta e quindi “lui” sentenziò :”Va bene, allora lasci a me la scelta. Oppure, ancora meglio facciamo scegliere alla tua puttana… !”
    
    Presa direttamente in causa il terrore mi pervase nuovamente ! Perché chiedevano a me che in quel momento non ero nel pieno delle mie facoltà ? Ci pensai un attimo e poi decisi di scegliere quello che mi sembrava il male minore (anche considerata la situazione). “Sborrami in bocca ! Riempimi la bocca !” urlai ! Vidi lo sguardo incredulo di mio marito che mi incenerì con gli occhi. Ad un breve silenzio seguì un’ altra esclamazione :” Va bene puttanella, allora ti sborrerò nella fica !”. Rimasi allibita !
    
    Ora dagli occhi di A. uscivano veramente fuoco e fulmini nei miei confronti, anche se il suo cazzo rimaneva pur sempre duro. I colpi di “lui” iniziarono a farsi sempre più veloci, il suo respiro sempre più corto. Mi abbandonai completamente alla sua volontà, non avevo modo di decidere, ma forse a causa di questo stavo impazzendo dal piacere. Lo vidi inarcarsi ed emettere ...
    ... un urlo di liberazione mentre il suo cazzo pulsava ed un flusso caldo si riversava dentro di me. Una sensazione di grande calore. Due fluidi che magicamente si univano. Estrasse il suo uccello ancora duro dalla mia fica, facendomi sussultare, mentre sentivo la sua sborra calda che scendeva tra le mie gambe. Prese il suo cazzo e lo avvicinò alla mia bocca esclamando : ”Ora puliscilo !”. E poi, mentre già la mia lingua stava lavorando intorno alla sua cappella, rivolgendosi ad A. disse : “vedi come ha imparato bene la tua puttana ?”. Anche in questo caso non ci fu risposta.
    
    “Lui” si alzò e con estrema calma e precisione si rivestì, sistemandosi con cura la cravatta. Mi guardò e mi ordinò :”Accompagnami alla porta !”. Guardai mio marito ancora legato e con il pisello al vento e lo seguii verso l’ atrio di ingresso. Gli aprii la porta di casa e lui per salutarmi mi baciò nuovamente con passione. “Sei una gran troia” disse impietoso. Poi si girò sui suoi passi e lo vidi allontanarsi lungo il vialetto dell’ abitazione.
    
    Rimasi per un attimo immobile sull’ uscio di casa, ancora nuda e odorante del suo orgasmo. Profumo che mi sentivo piacevolmente addosso. Ora avevo un problema molto grosso…. Quello di liberare mio marito dalle corde che lo tenevano legato al letto. Ma soprattutto la mia domanda era: con quale faccia sarei tornata da lui ?. 
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