1. Alicia


    Data: 07/12/2020, Categorie: Lesbo Autore: Jy

    Sono passati quasi tre mesi da quando ho baciato per la prima volta Alicia. Da allora siamo inseparabili ed ogni giorno più innamorate. Già la prima volta che l’ho vista sono rimasta colpita dalla sua bellezza semplice e dalla sua timidezza. Dopo il primo mese di scuola avevo cominciato a prendere delle lezioni private di matematica e andavo a casa di un professore una volta alla settimana. Solitamente era sempre lui ad aprire la porta e farmi accomodare nel suo studio e non vedevo altre persone in casa. Poi, un giorno di novembre, mi venne ad aprire lei. Bionda, occhi azzurri, pelle bianchissima, alta non più di 1 metro e 60 ma con un fisico perfetto. Sono rimasta subito affascinata. Non c’era ombra di trucco sul suo viso eppure era bellissima, un bellezza naturale. Mi ha fatta entrare e mi ha accompagnata nello studio del padre. E’ stata gentile e mi ha offerto da bere. Mi ha detto che frequenta il primo anno di università e abbiamo chiacchierato qualche minuto, fino a quando il professore è arrivato e ci ha lasciati per la lezione di matematica. Quel giorno non ho capito molto della spiegazione. La mia mente era rivolta ad Alicia. Immaginavo come potesse essere accarezzare il suo viso, respirare il suo profumo… baciare le sue labbra. Per tutta la settimana ho sperato di rivederla in paese ma non ci siamo mai incrociate. Il mercoledì successivo, mentre suonavo alla porta del professore, ho pregato perché mi aprisse ancora lei. Quando la porta si è aperta ho avuto un vero ...
    ... e proprio tutto al cuore. Alicia mi sorrideva ed io ho sentito le farfalle nello stomaco. Sono rimasta qualche secondo di troppo ferma a guardarla sorridere, fino a quando non mi ha esortata ad entrare. Come la settimana precedente mi ha portata nello studio del padre e mi ha offerto da bere. Si è seduta sul divanetto insieme a me e abbiamo cominciato a chiacchierare di scuola e università. Ricordo che lei indossava una gonna piuttosto corta da cui uscivano le sue bellissime gambe e dalle quali difficilmente riuscivo a staccare gli occhi. Solitamente se uno o una mi piace io parto all’attacco e non mi faccio problemi, ma davanti a lei non riuscivo a trovare un appiglio per corteggiarla. Alicia mi parlava della sua università toccandosi i capelli spesso per rimettere dietro l’orecchio un ciuffo ribelle che le andava continuamente davanti al viso. Era un gesto semplice ma che io ho trovato carico di erotismo. E quando il ciuffo è ricascato sul suo volto, prima che lo facesse lei, ho allungato una mano e l’ho rimesso a posto io. La mia mano si è fermata vicino al suo viso e ci siamo guardate dritte negli occhi in silenzio. Io la volevo disperatamente. Avevo passato tutta la settimana a masturbarmi pensando a lei. E nei suoi occhi ho letto il desiderio. Ho poggiato la mia mano aperta sulla sua guancia. Come in una scena ripresa al rallentatore, le nostre bocche hanno cominciato ad avvicinarsi una all’altra mentre gli occhi non si staccavano da quelli dell’altra. Le nostre labbra ...
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