1. Esibizione in hotel approfittando di un convegno


    Data: 09/12/2020, Categorie: Trans Autore: amoreandrogino, Fonte: Annunci69

    Quella mattina avevamo deciso di incontrarci direttamente davanti alla porta girevole del grande albergo di buon livello dove si teneva un importante convegno (di cui non ci importava un fico secco!) e dove pensavamo di fermarci un paio d’ore per incrociare qualche ignaro guardone per soddisfare il nostro comune capriccio di esibirci in pubblico.
    
    Ci eravamo conosciuti per caso, a una festa, e la nostra occasionale relazione era cominciata proprio perché, mentre alcuni parlavano di una vicenda di cronaca accaduta nel quartiere, un fatto di esibizionismo, noi ci siamo confidati di provare piacere nel farci guardare mentre facevamo le porcherie, con la voglia di sorprendere degli sconosciuti, scandalizzandoli ed eccitandoli nello stesso tempo. Io confessai che avevo già una certa esperienza in questa pratica, mentre per lei era solo un desiderio realizzato pochissime volte, e in maniera superficiale e con grande impaccio: per le donne, si sa, il desidero di mostrarsi si concentra soprattutto sul seno e lei, sebbene molto femminile nell’aspetto, di seno non ne aveva affatto perché era una travestita.
    
    Una splendida trav, devo dire, che dopo la metamorfosi, con gli abitini sexy e il trucco pesante da mignotta, era talmente diversa dalla persona di prima da poter uscire en femme senza doversi minimamente preoccupare di essere riconosciuta per strada o nei locali in cui andava, compreso il supermercato sotto casa; doveva solo stare un po’ attenta quando usciva dalla porta del ...
    ... suo appartamento o passava per le scale del palazzo dove abitava, perché qualcuno del condominio si sarebbe chiesto chi fosse quella signora così appariscente, e dove andava con le minigonne e il tacco16.
    
    Lei scese dal taxi con un trucco leggero e vestita in maniera elegante ma discreta, come le avevo consigliato, per essere più consona alla situazione di quanto non fosse stata se avesse indossato il suo consueto abbigliamento provocante. Sembrava proprio una donna in carriera, la frequentatrice ideale di un convegno sugli scenari economici, come quello che si teneva nell’albergo: indossava un leggero tailleur di lino chiaro, aveva una piccola valigetta di foggia maschile e portava addirittura delle scarpe basse, tanto che io stesso restai meravigliato. Lei se ne accorse e mi rassicurò che aveva in borsa tutto il necessario per ridarsi il trucco e accentuare l’aspetto sexy della sua femminilità.
    
    Entrammo nell’hotel e ci confondemmo tra l’altra gente che stava nella hall, tra cui molte persone che erano venute per il convegno e già si stavano registrando al desk dove consegnavano una cartellina con dei documenti. Anche noi ci andammo a registrare e lei –pazza più del solito – riempì la casella del nome con “Elena”, quella del cognome con “Di Troia” e, nella casella del cellulare mise un numero che cominciava con 369 a cui seguivano un altro sessantanove e poi 27 e 16, di cui tutti conoscono il significato.
    
    Il convegno cominciava alle nove (che a Roma significa le 9,30) ...
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