1. La Fregata, Asia quando c'e l'alzabandie


    Data: 09/12/2020, Categorie: Anale Trans Gay / Bisex Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster

    Molti hanno ricordi brutti del periodo trascorso sotto le armi: la famigerata Naja. Ovviamente i più giovani non sanno nemmeno di cosa sto parlando, ma chi ha qualche anno sulle spalle la può annoverare come un'esperienza contraddittoria, e magari come dicevo brutta, per via delle marce, delle guardie, del pessimo cibo, dei lunghi periodi lontani da casa, immersi nella noia, o per le angherie subite dai "nonni" (i militari con maggiore anzianità) e via dicendo.Per me invece è stato un periodo di scoperte ed esperienze anche dal punto di vista sessuale.Una delle più "intense" ed emotivamente coinvolgenti, mi è capitata una sera mentre ero di turno in Infermeria.All'epoca era l'unico militare col grado di caporale assegnato al servizio ASA (Aiutanti di Sanità), e mi capitava spesso di essere di turno come responsabile del servizio notturno: in poche parole non facevo un cazzo e potevo restare sveglio tutta la notte a guardare la tv e a giocare a carte con gli altri militari in servizio. Una vera pacchia e per questo ero molto invidiato in caserma. Nel caso fosse successa un'emergenza ci attivavamo con l'ambulanza ed avvisavamo l'ufficiale medico di turno. Ma tanté non succedeva mai niente, o meglio quasi mai…Quindi molto spesso mettevamo su un film porno in tv (c'era ancora il VHS!) e in tre quattro sdraiati sui letti ci sparavamo delle seghe galattiche, spesso aiutandoci a vicenda. Ricordo quando qualcuno mi aiutava a segarmi, chiudevo gli occhi e immaginavo che le labbra ...
    ... dell'attrice fossero sul mio cazzo... Si sborrava molto in quelle occasioni. Non vedevamo una vera figa da mesi, e mi ricordo che l'uccello mi tirava così tanto che si piegava perfino a sinistra, completamente scappellato.Mi tenevo un asciugamano vicino, e ci sborravo sopra quando non ne potevo più, poi restavo alcuni minuti in semi estasi, con le gambe molli poi guardando i cazzi degli altri, o aiutandoli a segarsi, o per via di una scena particolarmente spinta del "pornazzo" in tv sentivo di nuovo il fuoco in mezzo alle gambe e dovevo menarmelo ancora e ancora.Purtroppo all'epoca, giovani e inesperti, eravamo imbevuti dal fuoco del "machismo" camerata, quindi pensavamo che fosse da "froci" succhiarselo tra di noi o peggio metterselo a vicenda. Anzi deridevamo i bisex, le checche e i gay, togliendoci così una gran parte del divertimento. Ma di li a pochi mesi avrei presto aperto gli occhi, per non chiuderli mai più...Il fatto avvenne una sera d'estate. Ricordo che c'era un gran caldo, ci eravamo fatti un seratone con pizza e birra guardando un film normale e cazzuto che ci era piaciuto un sacco "Conair" col mitico Nicolas Cage.Erano le due di notte quando suona il telefono. Io ero il più alto in grado e risposi io.Era l'ufficiale di picchetto, ovvero il responsabile della porta carraia, la porta della caserma che mi disse letteralmente: “E’ arrivato un tizio da Bari (risatina) forse è meglio metterlo da voi (risatina)”.E io: “Tenente sono le due di notte, non può venire domani ...
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