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Riccardo lo skater
Data: 11/12/2020, Categorie: Anale Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... ed appoggiai la fronte all'asse mentre Riccardo continuava a spingere più profondamente nel mio sedere. "Merda" Si lamentò: "Sei così fottutamente stretto." Sentivo la testa del suo cazzo, calda e palpitante che stirava i miei interni al loro massimo. Finalmente fu dentro completamente ed io emisi un forte lamento quando sentii il suo pube schiaffeggiare contro le mie natiche. Afferrò una delle sue calze e me ne riempì la bocca: "Là, questo te la chiuderà." Rimase fermo mentre il dolore lentamente si affievoliva. Una volta che fui liberato dal dolore, che fu sostituito dal piacere, cominciai a muovermi avanti ed indietro sulla sua verga enorme."Mmmmm" Si lamentò mentre io cominciavo a fare il lavoro per lui: "Sei una piccola baldracca affamata, non è vero?" Io accennai col capo e poi la sua mano scivolò lentamente giù per la mia schiena e sopra la mia natica destra mentre l’altra mano mi afferrava con forza la spalla. Cominciò ad incularmi, dapprima lentamente, ma presto il suo ritmo aumentò. Poi cominciò a sculacciarmi al ritmo delle sue forti spinte. Io mi lamentai in estasi mentre il giovane skater mi ...
... faceva diventare la sua puttana. Mi afferrò per le anche e mi inculò più forte. Le sue anche sbattevano contro le mie con un gran rumore di schiaffeggio ad ogni spinta.Girai la testa e lo guardai nei profondi occhi blu di cristallo mentre lui continuava pistonare dentro e fuori di me. La combinazione dei suoi occhi, del suo sorriso assassino che lentamente gli attraversò la faccia e le due spinte violente, mi spedirono all'orlo. Senza che mi toccassi il cazzo cominciai a versare ruscelli di sperma sul pavimento. Una sensazione di piacere mi sommerse mentre sentivo il suo pene scivolare dentro e fuori di me. Cominciai a lamentarmi incontrollabilmente ed i muscoli nel mio sedere si contrassero.Il mio culo dovette diventare rapidamente veramente stretto perché non ci volle molto ed ai miei lamenti si unirono quelli di Riccardo. Prima che me ne rendessi conto Riccardo era dentro di me quanto poteva e stava riempiendo il mio buco di ragazzo col suo seme. Crollammo e finimmo sdraiati con lui sopra di me per molti minuti per riprendere fiato.Restammo così finché non sentimmo bussare alla porta, qualcuno ci aveva sentiti.