1. L'analisi della conquista


    Data: 12/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Idraulico1999

    Io t�ho lasciato da solo nel corridoio al buio, t�ho chiesto d�aspettare un attimo infilandomi dentro velocemente e richiudendomi la porta alle spalle. Ti sembra effettivamente d�aspettare da un�eternità, perché ogni secondo che passa appare che duri secoli, tenuto conto che lestamente nella tua mente s�inserisce il dubbio se non sia meglio andare via oppure no. La porta in conclusione s�apre, accompagnata da un cigolio che sembra voler svegliare tutto il palazzo, tu riesci a intravedere soltanto il mio volto velatamente rischiarato dalla luce di alcune candele.Ti faccio placidamente segno d�entrare, tu oltrepassi la porta in modo diffidente, incerto e a tratti timoroso, per il fatto che lasci vagare intorno lo sguardo cercando di capire dove ti ho effettivamente condotto: la stanza &egrave stretta e lunga, &egrave ingombra d�ogni tipo d�oggetti, da sagome indistinguibili nella luce tenue. A lato della porta c�&egrave un vecchio tavolino dove sono appoggiate diverse candele d�ogni dimensione e d�ogni forma, unica fonte di luce d�altra parte riscontrabile in quell�ambiente, oltre a un tenue raggio di luna che filtra dalla finestra collocata in fondo. A fianco si trova una sedia dove faccio cenno di sederti, la stessa &egrave però intenzionalmente rivolta in modo da porgere le spalle alla porta dalla quale sei entrato. Il pavimento di fronte a te &egrave coperto da qualcosa, forse da una coperta o dai cuscini e sembra soffice. Lentamente ti siedi nel posto che t�ho indicato, ...
    ... tu in modo accorto m�osservi durante il tempo in cui accendo altre candele e le appoggio su degli scaffali vicino a me, in modo che illuminino meglio la zona in cui mi trovo.Non ci vuole molto tempo per rendersi conto che la gonna e il maglioncino che avevo prima, hanno rapidamente lasciato il posto a un lungo vestito nero, che al presente hai modo d�ammirarlo correttamente, perché fascia il mio seno annodandosi dietro al collo per lasciare la schiena interamente nuda, giacché s�allarga discendendo morbido sui fianchi e sulle gambe completamente avvolte da quel fruscio nero. Tu tendi una mano verso di me come per volermi accarezzare, io l�agguanto tra le mie impedendoti dolcemente ogni altra mossa, in seguito bacio le tue dita a una a una, v�indugio sopra con la lingua facendola scorrere su ogni dito assaporandolo come se fosse un cibo divino.Questo qui &egrave il mio gioco privato con la tua mano, perché accarezzo il palmo con il mio volto, così come un amabile e garbato cucciolo che reclama le carezze, così come una mansueta gatta calcolatrice e forse opportunista che sa come accaparrarsi attenzione e ottenere premura. Tu mi guardi in modo pressoché ammaliato, mentre intanto mi scompigli i capelli sfiorando le spalle nude e scendendo sui fianchi, seguendo adorabilmente il profilo delle mie rotondità. Ti lascio percorrere il mio corpo mentre t�accarezzo la fronte, gioco con le mani nei tuoi capelli, prendo un fazzoletto nero e te lo lego intorno alla testa e infine sugli ...
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