1. La Donna del mistero Cap.2


    Data: 14/12/2017, Categorie: Sentimentali Autore: Robert75, Fonte: EroticiRacconti

    ... con me e cominciare a baciarmi, le porte del treno si chiusero mentre eravamo abbracciati e le nostre lingue dolcemente roteavano una nella bocca dell’altro “Sei impazzita?” Le dissi “È colpa tua!” Mi disse ridendo “Devo scendere, ora tiro il freno e pago la multa “ “No! La prossima stazione arriva tra 20-30 minuti scendi lì. Se fermi il treno, ti faranno un verbale che arriverà a casa e dovrai spiegare cosa ci facevi su questo treno. Dammi retta, scendi alla prossima e lì trovi un autobus per arrivare a casa o chiami un’amica. Andiamoci a sedere” Si convinse senza troppa resistenza, ci sedemmo nello scompartimento che era vuoto.Si mise in braccio a me, il suo volto era disteso sorridente come quello di una studentessa che non era andata a scuola di nascosto e si era salvata da un’interrogazione. Arrivò il controllore al quale spiegammo ridendo ciò che era successo, scherzando gli dissi che mi sarei sacrificato tenendo Eva per tutto quel piccolo tratto, se non le avesse fatto pagare il biglietto.. il controllore sorrise “D’accordo ho capito tutte ma la prossima volta state più attenti, io non vi ho visto..” ci sorrise in maniera complice andandosene. ...
    ... Passammo la mezz’ora che ci divideva dalla prossima stazione abbracciati a chiacchierare e a baciarci. Quando arrivò per lei il momento di scendere l’accompagnai all’uscita del treno, le diedi un ultimo bacio, “Saresti stata la donna della mia vita “ le sussurrai nell’orecchio.. scese e la vidi scomparire nel sottopassaggio della stazione. Durante il viaggio ripensai a quello che ci eravamo detti prima di lasciarci in quel brevissimo tempo passsato insieme. Avevamo parlato di anime gemelle, di musica, di reincarnazione con una confidenza mai vista, l’avevo tenuta in braccio baciandola continuamente e mi era piaciuto da morire accarezzare il suo sedere e le sue cosce, approfittando del fatto che indossasse la tuta avevo infilato la mano anche nei suoi slip.. prendendomi uno schiaffo...si era bagnata quasi subito... Arrivato a casa mi stesi sul letto fui tentato di accendere la radio ma evitai e mi addormentai pensando a lei.... Non avevo mai creduto ai colpi di fulmine... ma con lei sembrava tutto diverso. La volevo, rivolevo le sue labbra, il suo corpo, mi mancava la sua voce, mi mancava lei. Purtroppo non sapevo se e quando avrei mai più potuto rivederla 
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