1. Sei parte di me 8


    Data: 14/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: valentinopiccolino

    Questa è la storia vera e realmente accaduta di due ragazzini, come gli altri, che, nel pieno della loro adolescenza hanno vissuto un’intensa storia d’amore gay e di, seppur molto giovane, sesso: io e il mio migliore amico Lorenzo (e molte altre avventure). Preciso che nulla in questo racconto è stato inventato, nemmeno i nomi. Mi scuso se questa ottava parte è più breve delle altre e se non contiene scene di sesso, ma questo è accaduto comunque e non mi sembra giusto saltare parte della mia storia. State tranquilli che nella prossima parte accadrà qualcosa di unico!
    
    Comunque decisi che le orge non facevano per me. Ero felicissimo, arrabbiatissimo e confusissimo. Ero felice perché avevo provato l’ebbrezza di essere in un orgia e perché avevo scopato con uno dei miei migliori amici: Samuele. Ero arrabbiato perché Lorenzo mi voleva tenere fuori da tutto questo e perché mi stava tradendo. Ero confuso perché le orge sono troppo incasinate, caotiche e perché non sapevo più se parlare con Lorenzo.
    
    Comunque quella stessa sera, dopo l’orgia, decisi di parlargli e di chiarire. Lui aveva preso le mutande in mano, per rimettersele, ma io lo fermai. Gli dissi di aspettare, che gli dovevo parlare. Lui lasciò giù le mutande e si sedette di fianco a me.
    
    Eravamo entrambi nudi con i cazzi molli e sfiniti. Adoravo parlare da nudo perché era un modo per far capire che non nascondevo niente, né dentro di me né fuori. E penso che anche a Lorenzo piaceva.
    
    Così iniziai a spiegargli ...
    ... tutto quello che mi passava in testa: iniziai col dirgli che io non ce la facevo più, che per lui era solo diventata un’ossessione, una cosa sistematica. Gli dissi poi che avrei preferito tornare come all’inizio, quando era tutto più spontaneo, che anche se un giorno ci saremmo visti senza scopare forse sarebbe stato meglio per tutti. Continuai col dirgli che forse stavamo esagerando, che stavamo correndo. Gli dissi semplicemente di andarci un po’ più piano. Quando finii c’era un completo silenzio. Lui si stava passando le dita tra i peli pubici, come per pettinarli, mentre lo fissava. Non mi rispose nulla. Poi conclusi confessandogli che anche io quando ero via me la ero spassata con Alex, gli dissi anche di come mi ero sfogato. Lui, senza togliere le mani e lo sguardo dalla sua foresta, mi disse: “Beh, almeno siamo pari.” Poi si alzò, andò in bagno, prese una trousse, ritornò da me e si sedette. Aprì la trousse, tirò fuori rasoio, lametta, forbici e schiuma da barba e mi disse: “Allora iniziamo da capo: ricordiamoci del passato, cerchiamo di migliorare per il futuro, ma viviamo nel presente. Ripartiamo da ora, da qui.” Così, con la forbice, iniziò a tagliarsi i peli pubici, ad accorciarli. Poi spruzzò la schiuma da barba, la spalmò e passò la lametta. Poi si sciacquò, si asciugò e fece una o due passate con il rasoio elettrico. Infine si spalmò qualche strana crema. Poi mi chiede di rasargli il resto. Così feci lo stesso con le sue ascelle e con il suo culo (specialmente il ...
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