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Galeotta fu l'occupazione: conoscersi
Data: 20/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Neversay
... lo guardai, eccitato, sperando di essere lei. Mi sentivo improvvisamente diverso, affamato di cazzo. Una verginella che vuole essere sfondata dal cazzo arabo. Ad un certo punto mi sembrò che si fosse accorto che io ero sveglio, e li stavo guardando. Finsi di dormire, di nuovo. Per qualche strano caso, nonostante io sia sempre stato abbastanza "rigido" con le persone che non mi piacciono intellettualmente, diventammo amici. Ma amici-amici. Mi aggiunse su Facebook e parlavamo tutti i giorni; Finchè non arrivò l'estate, e d'estate iniziammo a chiamarci, a raccontarci le cose, a stare ancora più tempo a parlare. C'era un legame forte. Non so di preciso cosa mi piacesse così tanto di lui... forse era che avevo pochi amici maschi. Mi masturbavo ogni notte pensandolo, pensando a quel bel pacco che aveva fra le gambe, al suo culo di marmo e al suo modo un po' sboccato di parlare ogni tanto. Lo sentivo addosso, e ogni volta che ci incrociavamo cercavo di sentire il suo odore nell'aria. Fu una sera che gli dissi: "Ehi, guarda che sono gay eh" Lui sembrò sorpreso, ed io risi: "Lo sanno praticamente tutti quelli che mi conoscono, non è un segreto" "Ma perchè non me l'hai detto prima?", rispose. "Eh, perchè te te vanti tanto de esse omofobo, però me stai simpatico quindi non volevo rovinare il rapporto" Lui ci mise un po' a rispondere. Poi: "Sì, ma tu sei diverso." Io ero diverso. Volevamo sempre stare insieme, tutto il tempo. Ricominciò la scuola, e divenne ...
... rappresentante d'istituto. A ricreazione ci salutavamo a malapena: lui frequentava un giro di persone che mi stavano fondamentalmente sul cazzo, e penso che un po' si vergognasse ad essere così amico di uno dei froci più chiacchierati della scuola. Però veniva, in altri momenti; Sapeva il mio orario delle lezioni, e così, quando c'era quel buono a nulla di Storia o materie in cui andavo particolarmente bene e quindi il professore era condiscendente sfruttava le sue estreme libertà da rappresentante, bussava e diceva "Scusi, può uscire ***** un momento? E' richiesto in presidenza" oppure c'era qualche progetto da avviare o qualcosa che richiedeva il mio aiuto urgentemente (ero uno degli studenti più considerati e con la media più alta della scuola, nonché rappresentante di classe, quindi era verosimile). Andavamo a fumare, in realtà. In giardino, sotto il portico, con la compiacenza di bidelli e bidelle con i quali scherzavamo. E ogni volta ci sedevamo vicine, e io sentivo la sua gamba toccare la mia...quelle gambe muscolose che avrei baciato. Una sera, aveva un compito in classe il giorno dopo, e la nostra "chat" su facebook divenne un po' più spinta, stranamente. Iniziammo a parlare di sesso, di come lui scopava, di come gli piaceva. "A me piace esse violento mentre scopo. Mi piace strozzarle, sculacciarle, sbattergli il mio cazzo addosso e strofinarglielo sulle labbra"; Il mio commento fu "mmm" "Cos'è? Ti piace?" "Beh, sì, è....interessante, credo" "Ah ho ...