1. Complicità con papà


    Data: 23/12/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: Scrittor

    ... che i messaggi con le porcate che inviavo la sciolsero un po e convinsero suoa moglie, mia madre a fare il grande passo. Mio padre disse che in futuro avrebbe voluto vederema per ora ci avrebbe lasciato in tranquillità. Fino ad allora non avevo emesso un fiato. Guardai mia madre mentre si mise in ginocchio, un po rigida anche lei, ma con il fare esperto, mi apri la patta mi fece alzare e levare i pantaloncini. Ero nudo. Ma l'emozione mi giocava un brutto scherzo, era moscio. Con fare suadente lo prese in mano e me lo scappello, mi diede qualche bacio sulla cappella, e poi se lo mise tutto in bocca. Quel calore lo risvegliò. Il mio cazzo inizio a diventare duro nella sua gola, e, per istinto, gli tenni la testa contro. Le venne da tossire, a quando lasciai la sua testa, anche se evito di guardarmi, continuo a fare su e giu con la bocca sul mio cazzo. Durai pochissimo, e anche se cercò di evitarlo si prese un bel carico di sborra in faccia; e non fece in tempo a pulirsi che gli colo sul vestito. Continuava a evitare il mio sguardo, e a dire il vero sembrava delusa che avevo gia finito. Mi feci ...
    ... avanti allora, titubante la feci sedere, le alzai le gambe egli sfilai gonna e mutandine, goffo mi misi a gattoni e iniziai a leccarla. Partii dai piedi, salendo a polpaccio e interno coscia, e poi finalmente arrivai alla figa. Iniaziai a leccare come se non avessi mai mangiato per 18 anni e ora mi stavano offrendo il lecca lecca migliore del mondo. E in effetti la sua vagina era il miglio lecca lecca del mondo. Leccavo pasando dalla zona dell'ano a quella della sua figa e mi chiedevo se quell'umidità fossero i suoi umori o la mia saliva. Si mise a tenermi la testa e inizio ad ansimare. Eccitato e con il cazzo più duro di prima mi alzai e glielo misi dentro, la pompai per un po di prepotenza mentre gli strizzavo il seno.Durai un po più che la prima volta, e quando venni mi blocco con le sue gambe in modo che la riempissi la figa di fiotti di sperma. Mentre le sborravo dentro mi fissò negli occhi finalmente, ma, a onor del vero, non mi sembrava più mia madre, ma solo una grande troia, una troia stupenda con il quale condividevo lo stesso tetto e con la quale avrei fatto un mucchio di esperienze. 
«12»