1. Il tuo respiro


    Data: 24/12/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... tutto.�Morena, dai sbrigati, che i clienti aspettano� - hai sbraitato di nuovo tu.�Forse lei a quest�ora non vuole ospiti� - ho ribadito io.�No, all�opposto, le piace invece se c�&egrave gente�.Poi il tegame sul fuoco del camino, infine quel profumo che si spande in un aroma goloso, sciogliendosi in bocca nell�acquolina invitante e per di più irresistibile:�Vieni, su, accomodati� - hai detto. Io mi sono guardata intorno, dato che non mi ero accorta che non c�erano sedie.�Di là, più avanti� - hai detto tu alzando il mento.Là in fondo c�era un vecchio divano di ferro dalle imbottiture sfondate e lì mi sono seduta sul bordo:�Come si fa a mangiare in questo modo?�.Intanto tu mi porgevi un piatto, l�unico in due, pieno di quella nube spessa e densa di sapori.�Morena, su, datti una mossa� - hai gridato tu.�Dai, perché non pazientiamo che arrivi pure lei� - ho detto io.�No, non &egrave il caso, visto che lei si sfama perennemente�.Il tuo sguardo rideva a fior di labbra mentre il vino fluiva rapidamente in gola, visto che era un vero spettacolo, il bollore cresceva nella faccia e le fauci erano accese e sature. La tua ombra ingigantita sul muro e il maglione che vola e cade, prima che io capisca o che decida:�Morena, ti decidi? Vieni giù oppure no?� - tu ti spolmoni nuovamente.Dopo ti sdrai su di me e tutto scricchiola nelle imbottiture, la paglia, le foglie secche, le tue dita tra i miei capelli, le tue labbra bollenti sulla gola, i brividi che guizzano ...
    ... nella schiena, la mia maglia che si solleva e fluttua per aria. Morena scese quegli scalini senza rumore, ondulata e lenta, fissandomi con il bagliore degli occhi verdi nell�andatura priva di pause, eppure incantata e sognante, visto che all�ultimo gradino sembrò puntare dritto verso di noi:�Morena, il tegame�.Il tegame sui mattoni anneriti ad attendere Morena che avanza adagio, gettandomi un�occhiata languida e svogliata, i nostri jeans che scivolano per terra, tu che mi comprimi con il tuo corpo. La tua lingua si muove leggera sulla mia pelle e tra le mie ciglia lo sguardo di Morena che abbassa con cautela la testa e protende la lingua rosea dentro il tegame. La tua bocca sorvola i miei pensieri e i desideri si fanno realtà in tocchi morbidi e penetranti, i miei muscoli pensano a fantasie sottintese e nascoste, che tu interpreti e traduci in parole. Sono puri movimenti di lingua che sale e discende, che ripete senza sbagliare, fino a quando la mia approvazione finale non lascia dubbi né incertezze. Poi io t�attiro verso di me, il tuo respiro ha il sapore del fumo e della brace spenta. Io apro gli occhi accarezzandoti i capelli, su di noi, sulla mensola dove sono in mostra quelle bacche rosse e gialle.Le pupille di Morena che brillano e primeggiano come i suoi movimenti lievi e delicati, in quanto hanno il carattere, il gusto e il sapore d�una lunga attesa, dato che hanno la fragranza della nostalgia, del rimpianto e del desiderio.{Idraulico anno 1999} 
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