1. In macchina


    Data: 25/12/2020, Categorie: Trans Autore: porcupine, Fonte: Annunci69

    Mi aspettava in piazza. Ogni sera alle 21.00. Io mi preparavo indossando l'intimo che preferiva, quello rosso con tanti trini delicati. Un paio di jeans, una t-shirt e via. Semplice, come piaceva a lui. Pensavo a come mi avrebbe accolta, con quel sorriso accennato e complice e poi via fuori città verso il nostro angolo nascosto. Avevo voglia del suo membro, di quella cappella grossa e rossa, dalla pelle serica e delicata, del prepuzio prominente da cui sarebbe fuoriuscita una valanga di sperma caldissimo che avrei ingoiato con voluttà. Ci pensavo dal pomeriggio ed ora il momento stava arrivando. Immaginavo alle sue mani sul mio corpo. Mi avrebbe presa sui fianchi, mi avrebbe allargato delicatamente le cosce per possedermi. Ed io mi sarei lasciata prendere come una puledra. Sottomessa ma decisa a far valere la mia femminilità.
    
    Era il mio uomo e dovevo farlo felice perchè avrebbe trovato altro, magari da ragazze biologicamente tali. Io non lo ero fisicamente, ma certamente psicologicamente e sessualmente. Potevo competere. Lui mi diceva sempre che:
    
    - le femmine sanno spompinare malamente, tu invece lo fai con passione ci metti l'anima. Si vede che ami il cazzo. Il mio in particolare.
    
    Pensavo a questo mentre scendevo verso la piazza e sorridevo.
    
    Lo vidi subito e mi diressi verso l'auto, alcova dei nostri momenti intimi.
    
    Aprii la portiera e lui mi accolse con un ciao accompagnato da un bel sorriso.
    
    - Ciao
    
    risposi e mi accomodai. Lui mise in moto. Soliti ...
    ... convenevoli sulla giornata e sul lavoro mentre uscivamo dalla città. Poi mi fa:
    
    - ti ho pensato molto oggi
    
    - ah si?
    
    - si, perchè aspettavo di vederti per stare insieme ho molta voglia di te
    
    sorrise malizioso
    
    godetti a sentire quelle parole
    
    - a dire il vero anche io
    
    lui si accarezzò la patta poi la mia coscia risalendo lentamente verso la mia fica. Lasciai fare. Le macchine che ci incrociavano illuminavano per un attimo la nostra intimità. Una scossa elettrica mi arrivo violenta al cervello quando mi toccò la “vagina”.
    
    Si stava eccitando. Allungai la mano verso il pacco, tastai la consistenza ed avvertii chiaramente l'eccitazione del mio uomo. Allontanai la sua mano dalla fica ed appoggia il mio capo sul suo petto.
    
    - ferma che fai?
    
    non risposi ma con la mano iniziai ad armeggiare sui suoi jeans. Sbottonai il bottone principale e tirai giù la cerniera. Infilai la mano a cercare l'oggetto del mio desiderio. Lui guidava attento ma quella mossa inaspettata lo eccitò tantissimo come constati prendendogli in mano il pene duro. Lo liberai dagli slip. Presi a menarlo dolcemente e lentamente. Un movimento che donne conoscono bene per far raggiungere la massima durezza all'arnese prima dell'uso. Quando era ormai pronto scivolai con il capo dal suo petto all'inguine. Le luci delle auto erano come rapidi flash, il rumore del motore, in sottofondo la radio trasmetteva un brano pop. Avvicinai il suo cazzo alla bocca. Stavo scomoda in quella posizione un pò contorta ...
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