1. La primavera della maturità, godimenti di un diciannovenne. parte 2 di 3


    Data: 16/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: lucaxx190

    ... troppo evidente. Sia io che il rugbista eravamo però un po' rossi in faccia per l'eccitazione.
    
    L'ingegnere ha aperto la porta:
    
    “Ciao! Scusa il ritardo Luca, ho fatto il prima possibile.”
    
    Senza neanche guardarci si è tolto di dosso e ha riposto una borsa di pelle che indossava con una lunga tracolla di cuoio, per far questo si è voltato di spalle ed io ho fugacemente passato lo sguardo sulla faccia di Mark che cercava di nascondere il disagio e che mi ha risposto strizzandomi l'occhio.
    
    Angel era bello come al solito. Arrivava tutto trafelato dal cantiere. Indossava un paio di pantaloni bermuda ed un paio di Converse senza calzini (abbigliamento alquanto informale per un ingegnere!). Ho osservato le sue gambe e ho notato due bei polpacci definiti e un po' pelosi che brillavano per un sottile velo di sudore.
    
    L'azzurro della sua decente polo si rispecchiava nel verde dei suoi occhi mettendone in risalto la tonalità.
    
    Avevo ancora il cazzo in tiro e, nonostante la brusca interruzione, avrei voluto continuare quello che stavo facendo con il rugbista, per questo ho, sulle prime, avvertito la presenza dell'ingegnere come scomoda disturbante.
    
    Un attimo dopo però mi è balenata per la mente la perversa idea di poterlo coinvolgere nei nostri giochi! Infondo avevo scoperto di piacergli, lui era in intimità con Mark.. Vederlo, longilineo ed accaldato, piombare in camera mentre io e il suo coinquilino stavamo per giocare con i nostri cazzi, dopo un momentaneo ...
    ... imbarazzo, mi stava stimolando erotiche fantasie di sesso a tre.
    
    Purtroppo, però, aveva già iniziato a chiedermi se avevo fatto i compiti, senza rendersi conto dell'atmosfera carica di elettricità sessuale che invadeva la stanza. Oppure stava già parlando della lezione proprio perché aveva notato una certa inqualificabile tensione che univa me e Mark e cercava prontamente di scioglierla.
    
    Mark, dal canto suo, era rimasto immobile sul divano con le gambe divaricate, senza prendere posizione, tuttavia senza nascondere la sua eccitazione, che Angel avrebbe scoperto se solo avesse guardato per un istante quell'osceno pacco gonfio in mezzo alle sue ciclopiche cosce.
    
    Senza pensarci mi sono messo alla scrivania e di fronte a me si è seduto l'ingegnere. Il rugbista era ancora comodamente seduto sul sofà e dalla mia posizione potevo vederlo in faccia, mentre Angel, che aveva già iniziato a correggere a voce alta i miei esercizi, gli dava le spalle.
    
    Non credo d'aver prestato attenzione ad una sua sola parola. Tenevo gli occhi puntati dietro di lui, guardando Mark che ammiccante si stava spudoratamente toccando il cazzo da sopra i pantaloni.
    
    Angel non si stava rendendo conto di niente, oppure faceva finta. Ha continuato a parlare di equazioni e vettori per almeno altri cinque minuti. Soltanto a quel punto ha notato che ero molto attento a qualcosa che stava avvenendo dietro di lui e non seguivo affatto i suoi discorsi. La sua faccia si è fatta un po' rabbiosa e scocciata. “Mi ...
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