L'AMICA DI MARTA
Data: 04/01/2021,
Categorie:
Anale
Maturo
Sesso di Gruppo
Autore: francescocesarini, Fonte: xHamster
... stretto…. L’avrei già messa a pecorina sul tavolo e scopata selvaggiamente come accadeva sempre, era il nostro rituale iniziale, ma la mentre , inconsciamente, mi spengeva ad aspettare l’altra….. passarono 5 minuti, il suono del citofono la fece smettere, si rialzò e andò ad aprire e guardandomi disse “Le ho spiegato dove venire…” apri il portone lasciandolo accostato, quando senti la porta dell’ascensore aprì e Maria entro….. era effettivamente una donna robusta , indossava un vestito blu con dei pallini bianchi morbido che fasciava il suo copro abbondante ma proporzionato, tette grandi, si immaginavano i capezzoli, grandi, capelli fino alle spalle arricciati di un rossiccio tendente al castano, le calze color carne fasciavano dei polpacci robusti, cosce disegnate dal vestito sicuramente grandi ma si facevano immaginare sode, fianchi tondi che facevano pensare ad un culo abbondante…. Allungai la mano, “Francesco, piacere”….. timidamente ed arrossendo un po' rispose “Maria lieta” stringendomi la mano con la sua un po' sudata, sicuramente per una forma di agitazione…. Marta le mise la mano intorno la vita e senza parlare la accompagnò verso il divano ed entrambi si sedettero, vicine, gli occhi di Marta facevano capire che era meglio non perdere tempo, parlare poco e passare ai fatti….. mi sedetti a fianco di Maria che ora era in mezzo a noi,,, Marta allungo una mano poggiandola su una coscia di Maria e la stringe leggermente come ad incoraggiarla, lei la guardò e Marta ...
... guardava me e quegli occhi erano chiari, dicevano chiaramente “non perdere tempo, inizia”….. poggiai la mia mano sulla coscia di Maria comincia a massaggiarla, lei si girò verso di me, un po' rossa in volto, il respiro già un po' forzato….mi dissi che tanto valeva non preoccuparsi molto di come poteva reagire e cominciare a farla sentire un po' troia… feci scorrere la mano verso il ginocchio superai il bordo del vestito la mano fini sul ginocchio e comincia a risalire la coscia questa volta sotto il vestito, ….il respiro saliva…. Arrivai al bordo superiore della calza…..autoreggente, no, avevo toccato quello che era un reggicalze … cazzo, si era attrezzata proprio bene la timidona…. Va bene, facciamo venir fuori la zoccola che hai dentro fu il mio pensiero… la seconda mano inizio a sbottonare i bottoni del vestito mentre la prima superato il bordo della calza e toccata una pelle lisci di una coscia comunque soda era arrivata alle mutandine, la coscia orami scoperta sotto l’azione del salire della mano…. Bagnata , poco…. Scosto il bordo delle mutandine, il respiro era salito, gli occhi chiusi, forse per un senso di imbarazzo, la testa che tendeva ad abbandonarsi indietro… scosto il bordo della mutandina, pelo…. Morbido , senza perdere tempo dito nella figa, infilaggio deciso, primo gridolino, apre gli occhi e mi guarda, il respiro sta salendo, lo sguardo è un misto di incertezza e di “non ti fermare”, entra un secondo dito, cola abbondantemente… intanto Marta si è alzata e è già ...