1. La mia vita - una sera al pub


    Data: 04/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Megaciccio

    ... altri tavoli .
    
    “Dai toccalo “.
    
    Non riesce a resistere. Allunga la mano e mi afferra il cazzo, smanettandolo lentamente ma con decisione; poi mi afferra le palle accarezzandole e stimolandomi il perineo, che sa essere il mio punto debole.
    
    Chiudo gli occhi sopprimendo i sospiri di piacere. Poi rismette.
    
    “Tu sei matto!!! Ma che ti è preso? L’altro sera non c’era nessuno in riva al mare, ma qui siamo in mezzo alle case!!!! Scrivere racconti ti fa male!!!”
    
    “Eddai! È divertente! “ gli dico, “eppoi tante volte tu mi hai proposto cose strane in posti assurdi!! Ti ricordi il pompino che mi facesti in autostrada??”
    
    “Si, ma eravamo solo noi!! Ed eravamo fuori. Qui c’è gente e ci abitiamo “
    
    Mentre facevamo questi discorsi un cameriere spunta alle mie spalle per controllare i tavoli, facendo il giro dall’ingresso del locale invece che passare dell’uscita per accedere all’area all’aperto.
    
    In quel momento mi resi conto che effettivamente il rischio c’era, ma lo valutai come minimo e l’eccitazione era troppo grande.
    
    “Ce l’ho ancora duro” dico al mio uomo, “ toccami”
    
    “Basta” dice secco lui.
    
    “Se non lo fai tu mi masturbo da solo” affermo afferrandomi l’erezione attraverso i pantaloni.
    
    Si decide, rieinfila la ...
    ... mano nei miei pantaloncini e riprendere il lavoro che aveva interrotto poco prima.
    
    È fantastico. Mi accarezza piano e dolcemente, in tutti i punti che sa mi fanno impazzire.
    
    “Ok, ok, basta, altrimenti vengo. Poi è veramente un problema.”
    
    “E perché? “mi dice lui. E così dicendo prende un tovagliolo da sopra il tavolo e lo introduce nei mie pantaloncini, avvolgendolo sulla mia cappella. Poi mi afferra il cazzo ed inizia a masturbarmi.
    
    Trovo la cosa estremamente porca e provocante: pochi colpi di mano e vengo, soffocando i miei sospiri ed il mio godimento.
    
    È per questo che amo il mio ragazzo: fa tanto il timido, ma in fondo è più porco di me.
    
    Cerco di riprendermi. Tiro fuori il fazzoletto sporco del mio sperma, lo appallottolo e lo appoggio su un piatto.
    
    Non posso credere a quello che abbiamo appena fatto.
    
    Restiamo a chiacchierare ancora un po’ e sento le ultime gocce di sborra uscirmi dal pisello ed appiccicarmi i peli della gamba seccandosi, e trovo la cosa perversamente eccitante.
    
    Ce ne andiamo poco dopo ed ho il cazzo ancora barzotto, pensando che qualcuno potrebbe toccare quel tovagliolo ignaro di stare stringendo il mio seme.
    
    Questa è una storia vera.
    
    Fammi sapere se questo racconto ti ha eccitato 
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