1. Famous 2... dopo il dibattito in tv...


    Data: 06/01/2021, Categorie: Lesbo Autore: gustoso64, Fonte: Annunci69

    V e ME
    
    Era stato uno scontro all’arma bianca. Questa volta erano andate sopra le righe, fino allo scontro personale. Gli argomenti di parte erano andati oltre. Le parole pesanti, senza tregua.
    
    Al termine, un rapido saluto col conduttore e via dietro le quinte.
    
    V chiese al suo braccio destro un attimo di privacy e si recò alla toilette. Il caso volle che anche ME, senza saperlo, cercasse una toilette prima di ritornare alla macchina e alla scorta che l’attendeva fuori dagli studi televisivi.
    
    Quando V uscì dalla toilette si trovarono vis a vi in un istante. Silenzio. Poi ME le disse che era dispiaciuta, che tra signore non si sarebbe dovuto eccedere. Era dolce, stranamente. E V le sorrise. ME le disse che le sarebbe piaciuto parlarle con tranquillità e calma fuori dalle sedi consuete e lontano da occhi indiscreti. Che sarebbe stato utile ad entrambe. V tirò fuori il mobile, fece scorrere le dita tra i capelli neri, lisci e lunghi in un attimo involontariamente seducente e le chiese il numero privato.
    
    Le fece un trillo. “Ora lo hai, ricordati di farne buon uso...”
    
    ME non capì se fosse una risposta piccata o altro.
    
    Dopo pochi minuti erano entrambe in macchina, a discutere con i collaboratori dell’andamento del dibattito.
    
    “Voglio andare a casa, devo riposare, domani sarà dura e devo rimettermi in forma” disse ME.
    
    L’obiezione del suo capo staff fu messa a tacere rapidamente. Niente cene, una telefonata di scuse e tutto rinviato.
    
    A casa, davanti ad un ...
    ... cappuccio, sola, in tuta e calzettoni, solo il tempo di struccarsi e il divano come massimo obiettivo, ripensò a quelle dita tra i capelli e a quello sguardo.
    
    Prese il mobile e registrò il numero della chiamante: scrisse solo V.
    
    Poi, su whatsapp, le scrisse un piccolo messaggio: “Ti ho salvata sul cell. Quando vuoi incontriamoci”
    
    V rispose quasi all’istante. La cena era noiosa, sempre le stesse cose, ritetute. “Ti vedrei anche ora. Sono circondata da persone pedanti… Almeno con te si litiga per bene!”
    
    “Se mi raggiungi posso offrirti cappuccio o coca cola. Al limite ho una falanghina infrigo… ahahah”.
    
    “Ok arrivo.”
    
    ME rimase di sasso. V aveva accettato. Come due vecchie amiche, il tono era quello. E avevano finito di discutere e litigare nel modo più aspro da poco meno di un’ora…
    
    “Sono su un taxi. Li ho mollati. Dammi l’indirizzo”
    
    Suonò pochi minuti dopo. Come si aprì l’ascensore le disse di essersi fatta portare a due civici di distanza, prima che il tassista potesse sospettare qualcosa e parlarne in giro.
    
    Si fecero una risata. Un abbraccio e un bacio leggero sulle guance.
    
    “Mettiti comoda, non fare complimenti”
    
    V si tolse le scarpe, le solite docollete blu che esaltavano il suo splendido sedere e le sue caviglie sottili.
    
    ME aprì il vino senza chiedere autorizzazioni.
    
    Due calici, piedi raccolti sul divano, luci delicate. Niente Tv, niente musica.
    
    Finalmente si parlarono da donna a donna, da giovane donna a giovane donna.
    
    ME le disse ...
«12»