Dormi (ed io, invece, no)
Data: 17/12/2017,
Categorie:
Lesbo
Autore: Erotion, Fonte: RaccontiMilu
Dormi.Probabilmente no, sento il tuo respiro sottile ma deciso. Il petto si alza ritmico come se tu stessi prendendo fiato prima di immergerti in un’apnea dolcissima, la tua pelle morbida filtra zitta zitta dalla vestina. Non credere che io non ti guardi, lo sai che ti sto divorando piano in questa agonia, mi colmo gli ubriachi con te girata verso il mio corpo come a chiamarmi, le braccia abbandonate una sotto il collo l’altra lungo il tuo fianco, eri bella con la luce della luna dalla finestra.Sei bella dopo una serata ubriaca, sei bella con gli occhi chiusi, sei bella mentre fai finta di non esserci.Come sei bellaTroppoIl letto grande mi ricorda sempre quanto potrei essere felice con qualcuno accanto e quanto invece sono sola mentre mi rigiro, invece tu scavi un incavo sottilissimo con la tua testa sul cuscino che sembra modellato apposta per la tua presenza,. Ti voglio nuda, mi lasci insonne. Sdraiata accanto a me muovi il corpo come se stessi cercando qualcosa a piccoli scatti, mi chiedo dove sei in questo momento, e nel prossimo.Intanto è notte, intanto si faceva piano giorno.I miei occhi nel buio a guardarti scomposta, le gambe lisce inclinate di lato, l’intimo chiaro ad apparire nel buio come un richiamo ancestrale.Secondo me sei calda.Allungo la mano, passo i polpastrelli leggermente lungo la tua guancia chiara, sento che il respiro si affanna, allora sei sveglia.Ma continui a tenere gli occhi chiusi, la mia mano arranca nei capelli, leggerissima, forse sono i ragni ...
... che ti stanno tessendo un vestito da sposa.Invece sono solo io che ti muoio vicino.Scuoti la testa e ti avvicini con un movimento morbido a me, il tuo odore mi inonda.Aiuto, sto male, sto troppo bene.La mia mano ti percorre in silenzio quasi religioso, sento che fremi non alzi le palpebre dischiudi le labbra. Il tuo respiro è caldo, mi arriva come un vento dall’entroterra proprio sulla mia bocca, capisci quanto siamo vicine?La mia mano sull’elastico dei tuoi slip, la mia mano a premerti leggermente per sentirti, dio mio sei così calda, vorrei sapere se ti stai bagnando. Ma come posso svegliarti senza rompere l’incanto della tua inconsapevolezza, se tu non stai fingendo amore spero che tu stia sognando le cose più belle, o meglio che tu stia semplicemente riposando.Coraggio.Mi avvicino con le labbra quasi contro le tue, si toccano appena ma mi basta. Quante volte mentre ridevi ti avrei baciata, quante volte sotto la doccia le tue mani sul mio seno a giocarci a mormorarmi ridendo quanto sono piccola, quanto sembro piccola con questo seno di bimba. E invece sono una donna, e ti voglio.Lo sai. Ti prego immaginalo almeno, sarà forse meno profano quello che ti sto per fare.La mia mano ti sente la pelle, sei depilata anche lì. Lo sapevo, ti ho vista mentre sfilavi davanti a me mentre ti vestivi per uscire, mascherando la malizia con la sorellanza. Voglio scavarti la malizia via da quegli occhi neri a furia di baci, non ci sarà un solo centimetro della tua pelle che rimarrà intatto ...