Non ce la faccio più 8 - Racconti Erotici

Non ce la faccio più 8

... succede. Analisi, contro-analisi, il problema era mio marito, pochi spermatozoi e pochissimo mobili perciò le probabilita' di concepimento erano molto....molto scarse.”

“Passavano mesi, anni ed io ero sempre piu' depressa, sentivo l'istinto di procreare e anche Carlo ne soffriva. Eravamo quasi al punto di rottura, io insopportabile e lui con un senso di colpa che lo straziava. Farmi fecondare da un donatore in provetta non mi andava, tutto cosi' freddo e squallido, no, Gabry, un figlio deve essere concepito con amore e piacere, non in laboratorio. Non trovi ?”

Mi limito ad annuire sorridendo, il discorso si fa molto serio e nella posizione in cui mi trovo non e' facile mantenere la necessaria concentrazione. Piera, parlando si nuove leggermente ed il cazzo dentro e' in paradiso, mi comunica sensazioni indescrivibili.

Deve aver voglia di confessarmi tutto e continua.

“Capisci che per una giovane moglie con la mia educazione non e' facile decidere di chiedere ad un altro uomo di mettermi incinta e poi a chi ? Non poteva essere qualcuno del nostro giro di amici, il rischio di sputtanamento era troppo forte. Ma nemmeno potevo mettermi in strada e farmi montare dal primo sconosciuto che passa.”

“Ne abbiamo parlato a lungo, io e Carlo che viveva la cosa molto male con forti sensi di colpa ma paradossalmente tutto cio' ci univa di piu' come coppia invece di dividerci. Ci amavamo e non volevamo perderci.”

“Si Piera, siete una coppia molto unita, complici nella vita ...

... e non solo nel piacere. Non deve essere stata una scelta facile”

Adesso si e' distesa su di me e mi sussurra all'orecchio, ma tiene la mia asta conficcata a fondo strizzandola con i muscoli della figa. Sento i suoi sospiri ed i suoi fremiti, sicuramente lei i miei, e' una fusione totale tra due corpi. E' bello parlare cosi' ed e' facile confidarsi.

“Si, non e' stato facile ma non voglio raccontarti tutto adesso. Ti sta tornando il cazzo duro ma so che ormai ti ho strizzato completamente e mi sto tenendo nell'utero il tuo seme da un bel pò”

Sorride e lentamente si solleva liberandomi dalla sua tana calda e fradicia dei nostri umori. Con un guizzo inaspettato si corica sulla schiena con le gambe in alto.

“Voglio restare piena di te tutta notte, vero Carlo che lo vuoi anche tu ?”

Lui si avvicina sorridendo e la accarezza con amore.

“Si Tesoro, sei bella quando il tuo pancino e' ben pieno di succo caldo. Non ti muovere..... ti amo quando sei così Piera”

Mi sembra di essere il terzo incomodo in questa coppia innamorata ma per me la storia sta prendendo una piega che non prevedevo e che non mi piace tanto.

Dopo questa lunga battaglia sono molto provato ma riesco ad alzarmi, vado alla ricerca dei miei vestiti sparsi in giro e mi rifugio in bagno. Quando esco sbircio in camera e li vedo che si coccolano a vicenda come due fidanzatini, e' meglio che mi tolga d'intorno alla svelta.

Infilo la porta ed esco senza che nemmeno se ne accorgano. L'aria fresca della ...