1. Un amore pendolare


    Data: 27/08/2017, Categorie: Tradimenti Autore: risoamaro, Fonte: EroticiRacconti

    ... ottengo il suo indirizzo. Passo due giorni a sistemare le pratiche di lavoro e la sera la vado a cercare. Abita in una bel palazzo, ma per quanto mi sforzi non riesco a trovala. Passo la notte a chiedermi che cosa sto facendo. Al mattino presto mi posiziono con la mi auto davanti a casa sua. La vedo uscire poco prima delle otto, ha due figli che con l’auto accompagna a scuola, poi si dirige verso un bar e ci entra. La seguo. Mentre ordina caffè e si fa servire un cornetto mi vede. “Tu??... Giorgio? Che ci fai qui?..” Restiamo immobili, ci guardiamo e non siamo capaci di dire nulla. Dopo un momento ci sediamo e ad un tratto mi rendo conto che lei è diventata ancora più bella. La sua fierezza è rimasta, le sue curve sono diventate più piene, seducenti e il seno è diventato più grande, e ancora più bello. Lei mi racconta della sua vita, lo fa con malinconia, mi dice che è in crisi con il marito, un vero egoista che pensa solo a lui, incurante di quello che vuole lei, dei suoi desideri, delle sue esigenze. L’unica cosa che gli interessa e che lei si occupi dei figli e basta. La guardo, ha l’aria decisamente triste. Le racconto di me, poi lei abbassa lo sguardo e mi dice che sarebbe stato meglio che fosse rimasta con me, poi mi guarda fiera e dura, quasi incazzata. “Portami via, ora, andiamo la tuo albergo.” Non me lo faccio ripetere due volte. Entriamo nella mia camera e ci strappiamo i vestiti di dosso, quasi stessero bruciano, ma non sono loro a bruciare, ma i nostri corpi, i ...
    ... nostri sensi e ci stendiamo sul letto. L’ammiro per un momento e rivedo tutta la sua sconvolgente bellezza. Le nostre mani tornano a sfiorare i nostri corpi, a ridarci piacere, e lentamente dopo averla baciata e toccata ci ritroviamo di nuovo a fare uno splendido 69, ma questa volta non esplodo nella sua bocca, voglio di più e lei se ne rende conto e quando ritiene di essere pronta si distende supina e mi attira su di se. Entro dentro quasi con impeto. Lei inarca il corpo e apre la bocca mentre io lo spingo tutto fino in fondo e solo quando sento sbattere la cappella sul fondo mi fermo a guardarla. Lei è un maschera di piacere, vorrebbe urlare ma dalla bocca spalancata non esce nessun suono. La pompo ma lei mi blocca. “Ti prego fai piano, voglio godere. Lui non mi ha mai fatto raggiungere l’orgasmo, mi penetra e poi appena vuole viene incurante del fatto che io abbia goduto o meno.” La guardo, la bacio. “Rilassati godi, io verrò quando tu ne avrai avuto abbastanza.” Inizio a scoparla facendole provare alcuni orgasmi, poi la rigiro, la metto sopra a di me e lei si impala mentre io le strizzo i seni, le accarezzo i fianchi. Lei gode, ondeggia e raggiunge il piacere gridando di non smettere, poi mi guarda e mi chiede di inondarla. La metto di lato, la scopo con impeto ed esplodo dentro di lei. Dopo esserci ripresi lei mi prende il cazzo in bocca, lo succhia con dedizione e bravura, la stessa che mi faceva impazzire. Ben presto mi torna durissimo, lei si gira, e con occhi languidi ...