1. Le geometrie del sesso


    Data: 11/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Priscomx, Fonte: EroticiRacconti

    ... opportuno passo all’azione. Era chiaro ormai che poteva fare quello che voleva di me. Mi possedeva. Si alzò e mi buttò letteralmente sul letto con un gesto deciso e vigoroso. Si mise un preservativo. Era vistosamente eccitato. Mi preparai a riceverlo con un cuscino sotto la pancia ed il culo più alto che potevo. Nonostante fosse la prima volta che prendevo un cazzo non ero spaventato. Lo desideravo. Sentii le sue dita che mi lubrificavano. Aprivo l’ano più che potevo sforzando con i muscoli. Sentii il primo pezzo entrare senza difficoltà. Poi un po’ di dolore. Si fermò ed aspettò il tempo necessario. Infine, come un trionfo improvviso lo sentii entrare tutto. Fino in fondo. Aspettò ancora un po’ e poi iniziò a muoversi. Mi sorprese sentirlo dire che gli piaceva scoparmi, che avevo un bel culo e altre frasi carine. Ad un certo punto gli chiesi di uscire. Volevo cavalcarlo. La geometria del mio desiderio si stava arricchendo di figure che da comparivano in continuazione nella mia mente come un fiume in piena. La voglia di provarle, costruirle, montarle era incontenibile. Era la nostra geometria segreta ed io la stavo studiando con passione e dedizione. Lo feci sdraiare e mi sedetti delicatamente sul suo cazzo facendo ...
    ... attenzione ad infilarmelo bene nel culo. Quando lo ebbi tutto dentro aspettai un po’ poi iniziai a muovermi su e giù usando i muscoli delle gambe per fare il movimento più ampio e farlo godere di più. Il mio cazzo non era più duro come all’inizio ma desideravo masturbarmi. Era bellissimo sentire lo sfregamento dentro il mio sedere e nello stesso tempo stimolare la mia cappella che nel frattempo torna ad ingrandirsi. In breve tempo il cazzo tornò duro. In quella condizione però ci misi molto poco a venire. Gli sborrai sulla pancia poi continuai a lavoragli il cazzo con il culo finché ce la feci. Alla fine mi fece scendere. Mi mise alla pecorina sul letto ed iniziò a fottermi con foga crescente finché non venne anche lui. Mi sborrò in culo, fortunatamente aveva il preservativo. Ci sdraiammo nel letto uno accanto all’altro e parlammo un po’ ridendo e scherzando come due vecchi amici. Dopo una pausa di silenzio me lo ritrovai sopra con la faccia appiccicata alla mia. Non me l’aspettavo ma rimanemmo un po’ così a baciarci. Non mi dispiaceva. Mi venne anche duro. Anche a lui. Gli feci un lungo pompino fino a farlo venire. Presi tutto in bocca e aspettai che anche lui, che nel frattempo aveva iniziato a masturbarmi mi facesse venire. 
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