1. Saa, Irina e Mia - Collana Il Dravor Vol. 3


    Data: 16/01/2021, Categorie: Etero Lesbo Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... quindi le rispose. – No. Vivo in una casetta tutta mia nel quartiere est degli schiavi. Una vecchia schiava mi tiene in ordine la casa, di giorno vado in ufficio o dove comanda il mio padrone. Perché non vieni a trovarmi qualche sera? Potremmo cenare insieme e poi ti riaccompagnerei a casa dalla tua padrona. - Rusy arrossì di nuovo. Che sfacciato pensò, non sa che una kalsna ha doveri verso la sua padrona ben superiori di quelli di una normale schiava. Poi rispose all’uomo che la guardava sogghignante mentre si dibatteva nel suo dilemma. – Non so se posso. Di sera c’è il coprifuoco per gli schiavi e poi la mia padrona…, capisci… è molto gelosa. - Kur scrollò le spalle ed intanto si domandava come mai il suo padrone aveva incontrato la karsna, così per strada invece che nel suo ufficio, l’incontro non era casuale, anche se sembrava tale, poi si rivolse a Zuna. – Devi essere tu a convincerla. – Le diede l’indirizzo, poi si interruppe, i loro padroni si erano alzati e stavano venendo verso di loro. Si salutarono ed ognuno di loro andò per la propria strada. Zuna si affrettò verso casa sua, ora che era stata reintegrata nei ranghi viveva per conto suo. Il suo rapporto con Leao era sempre in piedi, ma si era raffreddato. Zuna era chiara di carnagione, i capelli erano corvini e lunghi fino alla spalla, era robusta e non molto alta. Era una donna di carattere ed aveva un corpo provocante e pieno di contrasti. Aveva occhi grandi e neri, con un seno grande e sodo, il corpo era allo ...
    ... stesso tempo muscoloso e sinuoso. Muscolose erano le gambe, in particolare i polpacci, ma aveva le cosce ben tornite, la schiena dritta, ma il petto era generoso, e se il viso era spigoloso la bocca era carnosa. Come soprappensiero si rivolse alla sua schiava. - Cosa voleva da te il segretario del row? – Rusy capì che quell’uomo era importante anche per la sua padrona, lo capì da come ne aveva parlato. La sua padrona non aveva detto: cosa voleva lo schiavo, ma cosa voleva il segretario del row. Raccolse le idee e poi cercò di essere evasiva, ma non del tutto. - Abbiamo parlato del più e del meno. Chiacchiere tra schiavi. Mi ha fatto dei complimenti e spudoratamente mi ha invitato a cena a casa sua. - Zuna sorrise, ma senza esagerare, intanto pensava rapidamente. – E tu? – Rusy arrossì di nuovo. – Padrona io sono la vostra kalsna. Non posso andare ad appuntamenti con uomini senza la vostra autorizzazione. – Zuna sorrise ancora, Rusy non era pudica come Loa, anzi ogni volta che vedeva un padrone che le piaceva ci provava sempre, molti suoi amici le avevano chiesto di poterne approfittare e la schiava si era prestata con gioia. Zuna doveva sempre controllarla, ma con gli schiavi non ci aveva mai provato. Questo era il primo, ed era stato lui ad abbordarla, lei l’aveva osservata e aveva visto che Rusy all’inizio si era mostrata altezzosa, poi un po’ si era sciolta. – Mettiamo che io te lo conceda. Tu ci andresti volentieri? - Rusy non se l’aspettava, perché la sua padrona voleva ...
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