1. IN VACANZA CON LA FIDANZATA


    Data: 18/12/2017, Categorie: Voyeur Autore: Denis1956, Fonte: xHamster

    di Denis Quidam1° Siamo a pranzo io e lei, sotto un pergolato di uve, ombra luminosa e fresca, la guardo e sento l’inesprimibile in me. Saprò mai trovare le parole per nominare la mia felicità? Solo che il cameriere, ragazzo bruno e piacente, guarda con insistenza Valerie, la mia ragazza. Abbevera i suoi occhi alla fontana della sua nudità. Valerie indossa un minuscolo e frusciante abito estivo che le lascia le spalle scoperte e le cosce in vista. La posizione fa il resto. Capisco che il cameriere cerchi di intrufolare lo sguardo nella scollatura, ma non può pretendere di vederle l’ombelico partendo dall’alto. E capisco pure che rischi lo strabismo perché non sa se guardare prima i seni o le cosce. Ma ora esagera, la ragazza che vorrebbe fottersi è in mia compagnia. Non può sporgersi in quel modo per versarle il vino. Oltretutto è scortese, perché lo versa – tra tutti i clienti del locale – solo a lei. Dopo aver incrociato lo sguardo di Valerie e aver ammiccato in modo quasi osceno, si allontana. La mia ragazza ride divertita. La sua sicurezza la protegge da questi corteggiatori maldestri. Oppure no? Oppure lo sguardo osceno di un uomo che la desidera accende i suoi sensi? Ho timori fuori luogo, fingo di guardare il mare e seguo il movimento del suo sguardo. Si dirige verso il cameriere bello e sfrontato. Cosa pretendo? Ho il doppio della loro età; sono giovani, affascinanti, è naturale che si desiderino. Ma cosa fa quel porco? Si tocca l’uccello, come se fingesse di metterlo ...
    ... a posto. Ma la distanza delle dita dà l’idea di un membro enorme. Bastardo. Ora si riavvicina, chiede se desideriamo ancora qualcosa. Rivolgendosi a Valerie: “La signora vorrebbe prendere qualcosa?” Il tono è allusivo, soprattutto sottolinea il verbo prendere. Il tessuto leggero dei pantaloni, anziché nascondere l’erezione la esalta. E per timore che la mia donna non se ne accorga, si posiziona molto vicino a lei, versandole ancora da bere, senza che nessuno glielo abbia chiesto. Lui è in piedi, lei è seduta. Tra loro, a pochi centimetri dal viso della ragazza, quel membro enorme si protende gonfiando inequivocabilmente il tessuto. Probabilmente non indossa mutande, altrimenti come potrebbe tendere così la tela? Se lei voltasse il volto verso di lui se lo troverebbe a pochi centimetri dalle labbra. Cosa lo autorizza ad essere così sfrontato? Perché se ne fotte della mia presenza? Per chi mi ha preso, per il padre? Oppure pensa che il loro essere coetanei giustifichi a priori ogni possibile complicità. È come se le dicesse: “Cosa ci fai con questo vecchio? Guarda me, guarda cosa posso offrirti. Lui può darti un affare così grosso e così duro?” Per spezzare la tensione le prendo la mano, gliela accarezzo con inequivocabili modi da amante. Riaffermo dunque i miei diritti. Ma cosa può una mano contro un membro così grosso e in erezione? Ben poco. La mia ragazza tace. Mi sembra eccitata. Effettivamente una taglia del genere è sproporzionata e non può non accendere le fantasie più ...
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