1. La patente - 3


    Data: 20/01/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: bird2012, Fonte: Annunci69

    La patente
    
    Cap.3
    
    Arrivò il sabato.
    
    Mi preparai per bene, come si conviene a una porca che deve godersi un po’ di caldi uccelli.
    
    Mi vestii come aveva sempre desiderato mio marito: mi aveva sempre comperato vestiti molto sexy, con la speranza li indossassi per comportarmi da troia ed eccitare gli uomini e quella era proprio l’occasione giusta.
    
    Un vestito di maglina attillatissimo che mi fasciava completamente mettendo in risalto sia il culo che il seno, corto da arrivarmi poco più giù del culo e da lasciarmi scoperte completamente le cosce, un’ampia scollatura che mostrava abbondantemente le tette e copriva a mala pena i capezzoli, calze scure autoreggenti con la riga dietro e, per finire, le classiche scarpe aperte con tacco vertiginoso.
    
    Il classico abbigliamento da zoccola che aveva acquistato il mio maritino per i suoi perversi desideri.
    
    Ovviamente né mutandine, né reggiseno: volevo essere facilmente disponibile per qualsiasi lasciva carezza!
    
    Quando Giorgio mi vide rimase senza fiato, aveva gli occhi di fuori.
    
    “Che dici, questo abbigliamento farà addrizzare l’uccello ai miei amanti? Se rammenti me lo hai comperato tu: ho pensato fosse la serata adatta per indossarlo, che ne pensi?” gli chiesi, mentre mi passavo la lingua lungo le labbra, con la migliore espressione da porca possibile.
    
    “Sei eccitantissima, farai scoppiare i loro cazzi! Sei vestita proprio da troia, come è stato sempre nelle mie fantasie, ma non dovevi farmi una cosa del ...
    ... genere, anche se ho perso la scommessa! Mi farai fare la figura del cornuto!”
    
    Mi avvicinai a lui e gli diedi un sensuale bacetto sulle labbra.
    
    “Non fare l’ipocrita! Pensi non sappia che non vedi l’ora di poter ammirare tua moglie che si fa sfondare la fica e il culetto? A te rode perché hai perso la scommessa e perché ho deciso tutto io, anche la scelta degli uccelli che devono fottermi: avresti preferito io fossi succube passiva dei tuoi desideri! Comunque ti preannuncio che questo potrebbe essere solo l’inizio: se vedo che mi piace farmi montare mentre mio marito si gode lo spettacolo… beh! Potremmo sempre parlarne… per programmare un futuro più radioso!”
    
    Così dicendo gli misi una mano sul pacco: sentii il cazzo già bello in tiro.
    
    Gli sorrisi.
    
    “Vedi quanto sei figlio di puttana! Hai già il cazzo duro al pensiero di vedermi fare la porca! Comincio proprio a pensare che questa sera per te, vedendomi prenderlo nel culo, non sarà affatto una punizione… anzi!”
    
    Il porco mi guardò e sorrise… senza replicare!
    
    Alle otto in punto arrivarono Luciano e Franco.
    
    Avevo dato le giuste indicazioni a Luciano: potevano venire insieme, ma ognuno con la propria auto, dovevano essere autonomi… avevo qualcosa nella testa.
    
    Quando li sentii suonare dissi a Giorgio di andare ad aprire lui.
    
    “Io vi aspetto in salotto: mi raccomando, comportati bene e mettili a proprio agio, avrai tutto da guadagnare!”
    
    Mi misi seduta sul divano con le gambe accavallate, con tutte le cosce ...
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