1. Martina


    Data: 22/01/2021, Categorie: Trans Autore: EmmeEsse91, Fonte: EroticiRacconti

    Ero alla ricerca di un posto tranquillo dove portare al termine la mia tesi di laurea. D’alcune settimane frequentavo un caffè della zona in cui vivevo. Il posto era un luogo intimo frequentato da pochissime persone, per lo più gente di passaggio che si fermava giusto il tempo per una consumazione veloce. Poi c’erano i soliti clienti fissi: giovani scugnizzi poco più piccoli di me. Erano conosciuti in zona, erano membri di una piccola paranza e gestivano un risicato giro di spaccio. Erano delle teste calde, ma per mia fortuna mi preso in simpatia. Andai in simpatia perfino alla ragazza che lavorava dietro al bancone. Lei mi lanciava numerose occhiate, alcune un po’ maliziose. Poi puntualmente la mia consumazione la pagava lei. Uno dei ragazzi notando l’interessamento della ragazza nei miei riguardi, un pomeriggio si siede vicino a me, e dopo aver parlato del più e del meno mi fa una confessione: Ho notato gli sguardi che tu e Martina vi lanciate. Sai che lei arrotonda il salario con i clienti che gli piacciono? Vengo a conoscenza che la sera quando stacca riceve a casa sua su appuntamento. Ma stai attento che nasconde una sorpresa… Mi fu da subito chiaro che Martina non era una donna. Il trucco troppo marcato, le mani un tantino troppo grandi per una donna, e quel pomo d’Adamo leggermente sporgente, mi avevano già da subito indotto a sospettare che in realtà fosse un uomo. Però non mi dispiacevano le sue attenzioni, anche se venivano da un uomo, lo stesso mi lusingavano. ...
    ... Dopo quella rivelazione, avevo cambiato atteggiamento verso di lei, inconsciamente non volevo che i ragazzi potessero pensare che mi piaceva un uomo, anche se estremamente femminile, ma pur sempre uomo. Lei notò il mio cambiamento, e non perse tempo a domandarmi se avesse fatto qualcosa che mi potesse aver dato fastidio. Risposi di no, non c’era nulla, ed ero solo in tensione per l’ultimo esame. Non le dissi la verità, finsi semplicemente di non sapere che in realtà fosse un ragazzo. Lei capì che c’era qualcosa che non andava ed un pomeriggio a fine turno mi chiese un appuntamento a cena per quella sera. Accettai l’invito. Passai una piacevole serata in sua compagnia. Era simpatica, il suo sorriso mi faceva dimenticare che davanti hai miei occhi c’era un uomo e non una donna. A fine cena propose di andare a ballare. Io nuovamente accettai l’invito e andammo in discoteca. In pista ballavamo senza alcun contatto fisico. Si muoveva da gatta, mi provocava, poi i suoi gesti ad un tratto si fecero più intensi ed erotici, arrivò a strusciarmi il culo contro il mio sesso. Un po’ per l’alcol, un po’ per quel suo profumo e le movenze da donna, mi dimenticai che in realtà fosse un uomo, e nel pantalone lascio esplodere un erezione, che non le sfugge. Sentendo il mio sesso che la desidera contro il culo, si volta e mi bacia. Non la scanso, mi piace pensarla come una donna, e fingo che in mezzo alle gambe non abbia un pene come il mio ma un bensì un sesso differente. La sua lingua un po’ ...
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