MIA FIGLIA ERIKA - Racconti Erotici

MIA FIGLIA ERIKA

... Tu non puoi nemmeno immaginare quanto mi piaci e quanto mi ecciti... mi sussurra all'orecchio. Pensare che da questi coglioni è sgorgato lo schizzo di sperma che mi ha generata mi fa bagnare come una cagna in calore.Poi mi si inginocchia davanti guardandomi con bramosia il cazzo. Quanto è bello! Non pensavo che lo avessi così grosso!Detto questo, comincia a leccarmelo sapientemente, non tralasciando neanche un centimetro. Contemporaneamente mi stringe i coglioni con la sua bella mano. Quindi, incomincia a succhiarmelo. Erika, ti prego, smetti un attimo... ancora un po' e vengo! Io voglio averti! Oh siii... lo voglio anch'io! Mi monta sopra, se lo punta e prima di infilarselo dentro di sé mi guarda intensamente. Tu sei il primo... voglio che tu lo sappia. Detto questo se lo infila piano piano fino ai coglioni. Una piccola smorfia increspa per un attimo le sue belle labbra per dare poi spazio ad uno splendido sorriso... Si avvicina al mio viso e mentre mi bacia mi sussurra: ti amo... sappi che ti ho sempre amato! Lo so piccola mia, questo vale anche per me.Comincia ad andare su e giù ...

... sempre più velocemente. Cambiamo più posizioni, ci sembra di aver da una vita scopato insieme. Anche nel sesso la nostra sintonia è totale!Si mette poi alla pecorina e mi invita a scoparla di culo. Oggi voglio che tu abbia tutta me... Prendo un lubrificante, lo spalmo sul cazzo e sul suo ano, quindi la penetro lentamente ma con decisione. È bellissimo mi dice, ti prego papi comincia ad accelerare... Io ci dò dentro di brutto. Papi, sborrami in bocca, ti prego! Voglio conoscere il gusto del tuo seme.Pochi istanti dopo l'accontento. Beve la mia sborra senza smettere un attimo di fissarmi con i suoi occhi pieni di ardore. Subito dopo mi concentro sul suo clitoride, ritto come un cazzetto. Lei non fa altro che mugolare di piacere. Che donna stupenda! Mentre la sgrilletto con la lingua, due mie dita si fanno largo dentro la sua fica. Poco dopo ha un orgasmo che la lascia senza forze per qualche secondo. Ora siamo vicini vicini. Ci fissiamo senza proferir parola. Lei mi passa una mano nei capelli dicendomi: hai visto il mio tatuaggio? Annuisco... Bene, domani lo completo con la data di oggi.