La prima confessione
Data: 25/01/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: coppiastrana80, Fonte: Annunci69
Soltanto pensare di scrivere questo racconto mi trasmette un misto di rabbia, tristezza ed eccitazione. Perchè il presupposto più assurdo, per me almeno, risiede nel fatto che tutto ciò che sto per scrivere è reale. Accaduto davvero. Senza filtri. Senza censura alcuna.
Siamo sempre stati una coppia perfetta. Agli occhi di tutti coloro che ci conoscono ed anche ai nostri occhi. Avevamo tutto, nulla ci mancava e non vi era spazio per altro che per noi due. Ho 37 anni, sono abbastanza attraente e riscuoto anche molta ammirazione da parte del sesso femminile. Lei ne ha 31, molto carina, fisico atletico. Ai tempi di ciò che sto narrando, avevamo circa 3 anni di meno.
In un periodo imprecisato, da inquadrare intorno all'inizio dell'estate, cominciai a notare qualcosa di strano in lei. Passava troppo tempo al telefono a chattare, whatsapp et similaria ed aveva iniziato a studiare con più frequenza del solito. Devo premettere che lei non riusciva mai a studiare a casa ma doveva necessariamente andare in biblioteca o all'università o a casa di qualche collega.
Ma era sempre stato così. L'unico indice diverso dal solito era costituito dal fatto che aveva iniziato ad intensificare i periodi di studio. Ebbene, le sessioni di studio iniziarono ad essere più lunghe del solito e lei mi aveva avvertito che, per adesso, stava studiando a casa di un suo collega di università. Lo conoscevo anche il tizio, per carità. Un tizio insignificante, bassino anche...insomma innocuo ai miei ...
... occhi. Comunque, capita anche che a volte la chiamo e non risponde. Una sera, intorno alle 21, ancora non è tornata a casa. La chiamo e non risponde. Mi richiama lei alle 21 e 30 circa, scusandosi e giustificandosi del fatto di non aver visto l'orario a causa dello studio di un argomento particolarmente ostico. Incomincio a preoccuparmi e, durante un periodo di vacanza assieme per pochi giorni (non abitiamo ancora assieme) ho l'occasione di guardare il suo telefono. So che molti di voi, lettori, non sarete d'accordo, ma dovevo mettere a tacere quelle vocine nella mia testa che mi sussurravano il pericolo imminente. Ebbene, leggo i messaggi di whatsapp e scopro frasi romantiche, bacini e via dicendo. Mi sale il sangue al cervello ma decido di non fare e non dire nulla. Attenderò. Ritorniamo nella nostra città, come nulla fosse. Lei ricomincia a studiare e a stare sempre al cellulare. Ad un certo punto decido di organizzare un breve weekend. In albergo, finalmente, decido di uscire allo scoperto. Lei mi guarda e incomincia a piangere. Mi spiega che non vuole più nascondersi e che mi dirà tutto. Io, in un moto d'animo che non riconosco come mio e che ancora adesso non riesco a spiegarmi, avendo capito dove porterà il racconto, le dico testualmente "ok, raccontami tutto ma fallo mentre mi fai un pompino". Mi spoglio e mi sdraio sul letto e le chiedo di raccontare alternandosi al sesso orale. Non so perchè lo feci. Ancora oggi non so darmi una spiegazione. Lei, incredula ma troppo in ...