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ADORABILI CREATURE 4: LARA
Data: 31/01/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Roca
... quasi impercettibile stuzzicò le mie nari, era simile al profumo che avevo colto nell'intimità delle donne che mi si erano concesse, ma talmente delicato che mi sentii indegno di cogliere un fiore tanto soave.La guancia solleticata dalla fine peluria, saggiai con la lingua l'inizio del monte di Venere, lo discesi cercando il contatto con la pelle. . . Lara con un sospiro sollevò il ventre, un flebile lamento sfuggì alla sua gola quando sentì la calda appendice sull'inizio della sua crestolina. Mi spostai, la fanciulla sollevò le gambe poggiando i piedini ai lati del sedere, posai le mani sulle sue ginocchia e le divaricai.Se ogni volta descrivo l'intimità delle donne che mi concedono i loro favori é perché sono diverse l'una dall'altra seppur simili. Nessuna fica é uguale a un'altra fica; le cosce di Lara benché magre erano tornite, guardai la striscia bionda in mezzo alla quale spiccava il sesso dalle labbra spesse coperte da una peluria rada. Le piccole labbra si innalzavano simili ai petali di un fiore pallido, aperto al termine dalla cresta della clitoride che divideva le labbra grassottelle.Con occhi incantati seguii il disegno delle labbra sottili, delicate, i bei lobi che declinavano bruscamente proseguendo in un lieve rilievo fino a mostrare l'ingresso del suo grembo, l'inizio della vagina era socchiusa come un richiamo, umida del desiderio che sicuramente la fanciulla provava. Sotto, dopo un breve tratto di pelle nuda, le chiappette si dividevano, belle, provocanti ...
... per la loro rotondità e per i serici peli che intravvedevo.Olga passò un braccio sotto il capo dell'amica, lo sollevò poi lo adagiò sul cuscino che aveva fatto scivolare sotto perché potesse guardarmi. Cielo com'era bella Lara, innocente e impudica come ricordavo Luigina, le sue tettine spiccavano sullo sfondo candido del cuscino, la bruna aveva disteso le gambe poi le aveva aperte, un ginocchio contro quello della compagna e attirata la testa bionda contro la sua spalla mi guardava anch'essa.Non potevo fare a meno di ammirare il contrasto che le due formavano, la carnagione scura della bruna contro il pallore del corpicino dell'altra, i seni pieni, opulenti, i capezzoli bruni, le aureole larghe di Olga facevano spiccare ancora di più la delicatezza dei senini della sua compagna. Gli occhi celesti incontrarono i miei, non distolse lo sguardo ma continuò a fissarmi ancora incredula nel vedermi così vicino alla sua intimità. Dovetti distogliere i miei.- Nico, cosa aspetti? - chiese la bruna impaziente.Già, cosa aspettavo? Chinai il viso e delicatamente lambii l'inizio della crestolina sporgente fra le labbra gonfie, la fanciulla fece udire un flebile lamento, sollevai il capo, gli occhi celesti sembravano supplicare, le dita di una delle sue mani si muovevano adagio come animate di vita propria nel sesso della bruna. Chinai nuovamente lo sguardo sulla fichina esposta, cielo com'era piccola e. . . talmente bella che esitavo! Posai le labbra sull'inguine liscio, appena ombreggiato ...