1. Una lunga notte


    Data: 02/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: schiavapersempre

    Da quando abbiamo cominciato la nostra storia molto tempo è passato e i nostri ruoli si sono sempre più definiti. Marco è diventato un Padrone severo ed io una schiava devota. Abbiamo imparato ad entrare ed uscire dai nostri ruoli senza inutili sensi di colpa ed anche se continuiamo a vederci raramente ogni nostro incontro è di grande soddisfazione. Capitava talvolta che nella sua grande bontà il mio Padrone mi concedesse di fare delle scelte; con cosa dovevo essere punita, in quale parte del mio corpo volevo che lui si scaricasse, in quale posizione essere scopata ecc. . A me veniva spontaneo rispondere �come vuole Lei, o dove vuole Lei� , la cosa però faceva molto arrabbiare il Padrone che non mancava di punirmi. Infatti, nel suo lungo impegno per la mia educazione, voleva che io arrivassi a non avere nessun pudore. Restando comunque sempre lui a decidere alla fine cosa fare o cosa non fare. Per me, abituato per ruolo e posizione a decidere e per educazione familiare a non esprimere pubblicamente desideri e fantasie di tipo �erotico�, non fu un percorso facile. La pazienza del mio Padrone e la sua disponibilità a �correggermi� con sollecitudine mi hanno consentito di fare grandi passi avanti anche se, devo ammetterlo, ancora oggi dire che desidero essere sculacciata è un grande sforzo che al tempo stesso però eccita me e forse anche il mio Padrone. Una sera, proprio per addestrarmi a ciò, mi ordinò di scrivere un racconto, che ora pubblico, in cui descrivevo tutto quello ...
    ... che avrei voluto che lui mi facesse. Non potevo più auto convincermi di essere solo quello/a che subiva, dovevo ammettere che ciò che facevamo mi piaceva ed anzi essere io a suggerire al mio padrone come umiliarmi ancora di più. Tutto quanto descritto nel racconto il mio Padrone me lo ha poi fatto provare in vari incontri avvenuti in un Motel (uno scannatoio in verità) divenuto nel tempo il nostro abituale luogo d�incontro.Usciamo e ci avviamo alla macchina, finalmente è arrivata la serata tanto attesa e riceverò la mia razione. Sono settimane che aspetto e non vedo l�ora.�Dammi le chiavi guido io� mi dici e veloce ti allungo le chiavi della macchina senza fiatare . Saliamo, prima di partire mi dici: �togliti le scarpe e le calze, le cagne non le portano� ancora una volta vuoi umiliarmi e ricordarmi quale è il mio ruolo. Obbedisco prontamente, so bene che non mi conviene contraddirti, �del resto le cagne non portano nulla addosso, ma per ora può andare così� aggiungi, mentre prontamente io mi piego per baciarti la mano appoggiata sul cambio dell�auto mormorando �grazie Padrone�. �non so se dopo lo dirai ancora, stasera ho voglia di sfogarmi di brutto� mi dici, ma io sono già eccitata�..L�auto corre via veloce nella notte mentre ci dirigiamo al motel, �abbassati i pantaloni� l�ordine è perentorio , io eseguo prontamente. Slaccio la cintura e li abbasso quel tanto che serve, so già cosa vuoi ed è giusto che controlli ciò che ti appartiene. La tua mano è davanti alla mia bocca, ...
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