la provocazione di zia Silvia
Data: 07/02/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: ilnipotino
La storia che mi appresto a raccontare è realmente accaduta esegue di qualche mese gli incontri sessuali avuti al mare con mia zia Silvia.Come detto era passato un po’ di tempo che non vedevo zia Silvia (sessualmente intendo), lei ritornata al suo lavoro, io preso dal primo anno universitario e da una nuova ragazza e il contorno familiare che non ci aveva dato l’occasione di stare soli.Una mattina però, non resistetti e decisi di andare a trovare mia zia sul posto di lavoro, lei è agente immobiliare, gestisce in realtà la sua piccola filiale composta da altri 2 agenti e 1 segretaria.Arrivo in ufficio, mi accoglie Renata, la simpatica segretaria della zia –ciao Marco come stai?-E dopo i soliti convenevoli con classiche domande e risposte di rito le chiedo se zia è libera, lei va a controllare che non sia al telefono con qualche cliente e mi annuncia.Poi mi dice che e libera e che mi sta aspettando.Entro nel suo ufficio, la vedo come al solito bella ed elegante, tailleur nero con gonna fin sopra il ginocchio e camicetta generosamente aperta a mettere in mostra quanto madre natura le ha fornito, capelli ben raccolti e occhiali (che come le dico sempre la fanno sembrare ancora più porca).Si alza e mi viene incontro per salutarmi –ah finalmente il mio nipotino preferito si ricorda di avere una vecchia zia, a cosa devo l’onere?- disse avvicinandosi sempre di più a me.Appena si avvicinò per darmi i soliti bacetti, la placcai dal culo stringendola verso il mio corpo, come al solito ...
... sempre bello duro e baciandola in bocca la dissi in modo non tanto silenzioso –ho voglia di scoparti!-Restò per qualche minuto immobile e in silenzio, forse stupita dal mio ardore poi – lo sento che hai voglia, ma non possiamo ora- mentre si divincolava, e guardandomi negli occhi girò dietro la scrivania come per mantenersi a distanza di sicurezza.La guardai sorridendo e aprendomi i bottoni dei pantaloni tolsi il cazzo di fuori e brandendolo con il pungo intorno all’asta dissi –ma hai visto in che stato sono?- lei sgranò gli occhi, probabilmente non pensava fossi capace di cotanta iniziativa e tra il preoccupato e il divertito disse con un tono di voce medio –Marcoo! Dai non fare lo scemo qualcuno potrebbe entrare o sentirci, rimettilo dentro ci vediamo nel pomeriggio-Nel frattempo sempre col pisello di fuori mi avvicinai a lei, mi chinai e la baciai di nuovo, ricambiò il bacio, poi spostandomi un po visto che lei era seduta, le piazzai il cazzo a pochi centimetri dalla sua faccia, lei prendendolo in mano e giocandoci a mo di sega disse –certo che deve avere proprio bisogno di cura per ridursi cosi eh!?-Arretrai col bacino, liberandolo dalla sua mano, lo presi in mano io e la “schiaffeggia” col pisello, prima su una guancia poi sull’altra, poi lo scappellai e lo passai sulle sue labbra come se fosse un rossetto, quindi sussurrai –apri la bocca!- non si oppose, cosi cominciai a metterglielo in bocca, muovendo lentamente il bacino. Sembrava in trance, non diceva nulla, riceveva ...