1. Un incontro frainteso


    Data: 08/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: ropot

    Era una sera di luglio, una sera d'estate che si era fatta attendere ma finalmente era giunta. Mi trovavo in una piccola piazzola di una strada poco frequentata aspettando lui ( lo chiamerò solamente così ). Ci eravamo sentiti via e-mail e anche via sms ed avevamo concordato di incontrarci in quel punto. Ero io che lo avevo contattato del primo visto che siamo della stessa città ed avevo concordato quello che nelle mie intenzioni era una innocente uscita per scoprire se c'era feeling ed in tal caso organizzarne un'altra, proprio per questo avevo deciso quel posto perché lì vicino c'era un bar. Arrivai con circa mezz'ora d'anticipo, non ero nervoso, ma sempre prima di un incontro vado in paranoia e tutto mi sembra sbagliato. Mi ero vestito in modo normalissimo un jeans con sopra una maglietta nera con un giacchetto di jeans stretto in vita, quasi a nascondere i miei fianchi un po' troppo evidenziati dai pantaloni stretti, se fosse stata una sera di sesso in mio abbigliamento sarebbe stato più pratico e quasi invisibile. Con una precisione svizzera arrivò lui con una berlina nera su cui mi invitò a salire, credevo che aveva già deciso un locale in cui andare, invece dopo le presentazioni mi chiese dove potevamo andare per poter stare da soli senza occhi indiscreti. Capii immediatamente i suoi propositi, ma la sua franchezza mi spiazzò completamente tanto che all'inizio non riuscii a dire niente, e non riuscii più a visualizzare i vari posti in cui potevamo restare da soli. ...
    ... In quel momento stavo solo pensando al fatto che non ero pronto, era da tanto che non facevo sesso e quindi se avessi saputo mi sarei preparando aprendomi un po', allenando il mio buchetto, sarei stato anche più scrupoloso durante la doccia, ma già l'eccitazione mi faceva inarcare la schiena, tanto che trovai scomodissimo il sedile della sua auto, e in lievi sussulti il mio pene dava segni di vita. Lui vedendo i miei tentennamenti e credendo che non conoscevo i posti dove andare, fece inversione e mi portò in una specie di monolocale spoglio, dove l'unico elemento che poteva definirsi di arredamento era un divano. Mi fece entrare con garbo e gentilezza e si scusò dell'ambiente vuoto, ma mi disse che almeno non stavamo all'aria aperta, lì non ci avrebbe disturbato nessuno. Quelle furono le uniche parole che ci dicemmo quella sera, dopo fu solo un susseguirsi di ansimi, fiati corti e gemiti.
    
    Stavamo in piedi uno davanti all'altro guardandoci entrambi un po' indecisi non sapendo bene come iniziare, Preso dal fatto che doveva succedere qualcosa mi sono avvicinato a lui che era ancora imbarazzato e indeciso e ho preso0 in mano la situazione. L'eccitazione stava prendendo il mio corpo dandomi delle fitte che non sapevo controllare ma che dovevo sfogare. Iniziai a spogliami togliendo giacchetta e maglietta per poi abbracciarmi con lui ed iniziare a baciare. Lui rispose subito con trasporto rispondendo con la stessa passione e attorcigliando la mia lingua con la sua, mentre ci ...
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