-
L'amico infortunato (prima parte)
Data: 09/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay
... Adv nessuna differenza, sei e rimarrai mio amico”. La nostra amicizia è quindi continuata come se nulla fosse: qualche uscita, qualche serata a casa dell’uno o dell’altro a bere qualcosa o a guardare un film. La sua compagnia mi faceva davvero piacere, senza contare che fisicamente mi attraeva non poco. Quattro mesi fa è successa però una cosa che ha fatto prendere una piega diversa alla nostra amicizia. Era un sabato sera, ero solo in casa e ad un certo punto sento squillare il cellulare. Era Gianluca. Rispondo e mi dice che si trovava al Pronto Soccorso perché aveva avuto un incidente in moto. Io allarmato gli chiedo subito in che condizioni fosse e lui mi rassicura dicendo che non c’è nulla di grave. L’unico problema è che però ha entrambe le braccia e i polsi fratturati ed è ingessato; mi chiede quindi di andare a prenderlo in ospedale. Chiaramente gli dico che non c’è problema e mi precipito a recuperarlo. Arrivati a casa mi ringrazia e mi dice: “Ora sono in un bel guaio. A parte il fatto che chiaramente non posso andare al lavoro, devo tenere i gessi per un mese e sono praticamente handicappato. Per le piccole cose credo di riuscire a cavarmela, il problema si presenterà per la doccia, in quanto non riuscirò a lavarmi come si deve e in ogni caso è meglio che non bagni i gessi”. Poi un po’ imbarazzato mi guarda e continua: “posso chiederti un favore? Potresti occuparti tu di questo? Io qui sono solo e tu sei l’unica persona che conosco bene”. Al che senza ...
... pensarci gli rispondo: “Gianlu, non c’è assolutamente alcun problema! Sono ben lieto di aiutarti – e mi affretto a dire, mentendo spudoratamente – e non per il motivo che puoi pensare!”. E scoppiamo a ridere. In realtà la prima cosa a cui ho pensato quando m’ha fatto la proposta è che finalmente avrei avuto la possibilità di vederlo nudo. Confesso che più di una volta mi sono sparato una sega pensando a lui e fantasticando su quello che ha in mezzo alle gambe. Comunque la sera dopo, subito dopo cena attraverso il pianerottolo e suono alla sua porta. “Eccomi, sono pronto. Tu, sei pronto?”. E lui un po’ titubante: “Certo”. “Bene, allora andiamo in bagno”. Comincio con un po’ di fatica a togliergli la maglietta, per via dei gessi. Devo dire che ha dei gran bei pettorali, leggermente pelosi, quel tanto da sottolineare la sua virilità. E anche gli addominali sono ben marcati. Poi scendo a togliere gli indumenti che più mi interessano: pantaloncini e boxer che abbasso insieme. E qui trattengo il respiro e rimango piacevolmente sorpreso: un bel cazzo, circonciso (non me l’aspettavo!), lungo all’incirca 12 centimetri. Mica male per essere a riposo! Abbastanza scuro, a conferma del colore della sua carnagione, e con una cappella abbastanza grossa. Essendo all’altezza esatta della mia bocca, l’istinto immediato è stato quello di attaccarmici all’istante. In realtà mi controllo e notando i suoi movimenti rigidi gli dico: “Non preoccuparti, non ti salto addosso!”, mettendomi a ridere. Lui ...