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Ritorno da mario
Data: 14/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: MoroBianco
Oramai i miei incontri con Mario erano diventati molto frequenti. Amavo scopare con lui indossando sandali col tacco e perizoma. Gli chiedevo spesso di sculacciarmi e di incularmi con le dita e a volte sborravo senza toccarmi. Mi depilavo gambe, braccia e tutto l'inguine. - Mario, offendimi e scopami come sai fare, ti prego. - Andrea, allarga le gambe, voglio venirti sopra e farti sentire il peso del mio corpo. Mi piaceva da morire essere scopato alla missionaria e sentire tutto il suo peso mentre con le gambe per aria mi dimenavo e gemevo sotto di lui. - ecco Andrea, prendilo, senti come è duro il cazzo che ami tanto? - Mario, sono la tua troia, sfogati pure dentro di me. Non ho mai goduto tanto. - ti sto scopando come una puttanella in calore. Se i tuoi amici potessero vederti, rimarrebbero scandalizzati da quanto sei troia! - sono una vacca che ama il suo toro. Il porco mi stantuffava come un forsennato e non accennava a venire. Tremavo per la goduria e intanto il mio cazzo sfregava tra i nostri corpi avvinghiati. Mentre scopavamo, guardavo i miei piedi fasciati dai sandali e abbelliti dallo smalto che avevo messo poche ore prima di concedermi. Desideravo sentire la sborra dentro di me. - Mario, togli il preservativo e rimettimelo dentro, ti prego. - ti accontento subito troia, ti allago il culo. Sentirmelo dentro a pelle accelerò il mio godimento. Venni dopo pochi secondi inondando il petto di Mario e la mia pancia. - ...
... Eccomiiii, amore godooooo. Strinsi le gambe intorno alla vita di Mario. Percepivo che anche lui era prossimo a scoppiare. - dai amore, fammi sentire la borra rovente. Marchiami a fuoco. il porco gemeva e mi baciava il collo e il viso. Grugniva come un maiale e spingeva sempre più forte. Gli afferrai entrambe le natiche per sentirlo ancora più forte e mi sbarazzai dei sandali. Volevo essere libero di tutto e godermi il suo orgasmo oramai prossimo. - Mario, vieni ma non mi avvertire. Voglio essere la tua troia ed il tuo sfogo... il maiale mi ficcò la lingua in bocca e venne con un mugolio fortissimo. - Amoreeeee, sento la sborra... ti adoro. Sono tua. Mi aveva riempito e nel farlo aveva esaurito tutte le energie. Il porco era esausto e tremava tutto. Non lo lasciavo andare, volevo rimanesse ancora un po' nel mio corpo. Dopo qualche minuto, Mario uscì da me e si sdraiò al mio fianco. Non c'era bisogno di dire nulla. Indossai la vestaglia di seta e andai a fare la doccia. Mi lavai per bene e poi tornai a letto. Mario dormiva profondamente. Avevo ancora voglia di lui ma occorreva attendere. Si svegliò dopo circa 1 ora e ci abbracciamo senza parlare. Presi a segarlo per eccitarlo nuovamente e scoparmelo al più presto. il suo cazzo era pronto dopo pochi minuti, dritto e duro come sempre. Non volevo perdere tempo con altri preliminari e montai su di lui a smorza candela. Iniziai a scoparlo freneticamente. - Amore che ...