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Al mare
Data: 17/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: lonchite
... Dopo poco, potenti spinte pelviche mi inondano la bocca di gustosa sborra calda, dolce e salata, filamentosa e bianchissima. Lui è esausto ma il suo cazzone non accenna a quietarsi restando a lungo ben intostato. Continuo a leccare i suoi peli e scendo verso le gambe ossute ma ricoperte di peluria sempre riccia e corvina. Vengo pure io negli spasmi e urlando il mi o piacere! Non ho ancora terminato di pulire la mia sborrata che dice di volermi inculare. Accetto volentieri. Ci calmiamo un pochetto e gli offro una bibita fresca andando in cucina. Al ritorno lo trovo a gambe aperte che si sta segando, passando la mano libera tra i peli del petto, quasi ad invitarmi ad un lauto pranzo. Apro un cassetto e senza esitare estraggo un preservativo e lo distendo sul cazzone durissimo. Mi metto alla pecorina col culo in bella mostra e lui da dietro mi lubrifica la rosellina già madida dei precedenti godimenti. Lo sento ansimare da dietro e piano piano mi entra dentro: fa male ma stringo i denti... è tutto dentro! Ora lui comincia a cavalcarmi deciso. Spinge il più possibile il suo cazzo con colpi secchi, ritmati e velocissimi facendomi letteralmente urlare di piacere in un gorgheggio da puttana navigata. Mi gira e mi possiede da davanti: vedo tutto quel pelo che mi sovrasta, cerco ti toccarlo e palparlo mentre lui spinge come una furia. Il cazzone mi sollecita vigorosamente la prostata in un lunghissimo e godurioso massaggio che mi fa sborrare e quasi perdere i sensi... Eccolo gli utlimi colpi pazzeschi si toglie il condom e mi sborra in faccia, sul petto, nel ventre schizzi densi e copiosi che io raccolgo e lecco avidamente. Si butta esausto a pancia in su: è bello vedere il ventre villoso che si alza e si abbassa mentre io lecco quei peli madidi di piacere e gli pulisco il cazzone sempre bello tosto. Mi dice che è stato bello ma che oramai è tardi e deve andare. Si riveste e vuole il mio numero di cellulare: chissà mai? .