072 - La famiglia in ostaggio (Parte seconda)
Data: 17/02/2021,
Categorie:
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Gay / Bisex
Trans
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... come se il sottile piacere che provava gliele avesse fatte aumentare di volume. Proseguii la mia opera pizzicando fra l�indice e il pollice alternativamente i capezzoli e tirandoli debolmente verso l�alto, quasi a volerli allungare. Quando li sentii eretti e duri, abbandonai la presa e feci scivolare la mia mano lungo il fianco, la accarezzai a lungo, poi passando dal ventre, giocai con i suoi riccioli pubici avvolgendomeli fra le dita, lei inarcava il bacino spingendolo verso l�alto, mi offriva la sua tenera patatina, io, lavorai d�esperienza e tralasciai per il momento la parte nevralgica del suo corpo e scesi a sfiorare la parte alta delle sue gambe, scesi fino al ginocchio e poi lentamente, molto lentamente risalii lambendole l�interno delle cosce. In quel punto la pelle era morbidissima, lei spalancò le gambe e sollevò ancora il bacino, proponendomi in modo inequivocabile la sua dolcissima figa. Le mie dita, penetrarono facilmente tra le grandi labbra e scivolarono letteralmente nel suo buchetto colmo di liquido lubrificante. Non ebbi difficoltà a penetrare con due dita all�interno, appoggiai il palmo della mano contro il suo peloso monte di venere e piegando il medio e l�anulare li infilai entrambi nella vagina. La scopai con le dita per un po� entrando e uscendo dalla sua figa fradicia. Contemporaneamente iniziai a suggergli i capezzoli, un po� uno, un po� l�altro, sotto l�effetto di queste mie azioni lei si mise ad ansimare rumorosamente, ora si muoveva in modo ...
... scomposto, mi premeva il capo schiacciandomelo sul seno e mi incitava a possederla. Troppo preso a far godere lei che non mi ero quasi accorto di quanto fosse duro e pulsante il mio pene. Muovevo anche io il bacino e facevo scorrere il cazzo contro la sua coscia, percepivo l�umidità che fuoriusciva dal mio meato e si spalmava contro la gamba di Gaia. Lei, a questo punto, mi spinse via facendomi mettere supino, con una invidiabile agilità in un attimo mi fu sopra, mi prese il cazzo in mano e se lo guidò dentro di lei. Il mio paletto, trovò una certa resistenza, vidi sul suo volto la maschera del dolore, poi la resistenza cessò e lei donò a me la sua verginità, il mio cazzo scivolò in fondo alla sua figa e un po� per volta, sul suo viso, la maschera di dolore lasciò il posto al piacere, vidi allora i suoi lunghi capelli danzare sopra di me, sfiorandomi il petto e formando delle onde che seguivano il movimento del suo corpo flessuoso. La scopata vera e propria durò davvero poco, mi accorsi del suo orgasmo imminente quando��Oohhhh, papiii, papiiii, ti amoooo, sei stato grandeeee, godoooo, papiiii, godoooo, godoooo, oooohhhhhh, vengooooo, vengooooo, vengoooooo, ooohhhhhh, uuummmhhh, uuuummmmmhhh�..�Si lasciò cadere in avanti e mi abbracciò fortemente, io sentii premere contro il mio petto il suo seno e sborrai dentro la figa di mia figlia��.�Amoreeee, amoreeee, sborroooo, sborrooooo, aagghhhh, aaggghhhh, uummmhhhhh���Rimanemmo abbracciati a lungo, poi, quando riuscimmo a recuperare il ...