1. Giochiamo a biliardo? (le stanze di christine)


    Data: 19/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: seleneblu, Fonte: Annunci69

    Come succedeva spesso, quella mattina d'inverno mi ero recata nella piscina comunale della mia città. Avrete già capito che sono un' appassionata di nuoto e, in quei particolari anni, anche di un bagnino che lavorava lì, Marco.
    
    Sapevo che tra noi ci sarebbe potuto essere soltanto sesso ma non pensavo che quegli incontri, tra alti e bassi, sarebbero continuati per quasi 4 anni. Entrambi ci sentivamo stretti nelle nostre relazioni ufficiali ma, nessuno dei due, aveva mai espresso la volontà di lasciare la via vecchia per la nuova.
    
    Era il classico uomo mediterraneo: capelli e occhi scuri, corpo muscoloso e asciutto, mani grandi e un sorriso che sapeva farmi perdere l'orientamento ogni volta che lo vedevo.
    
    Le vetrate che circondavano la vasca da 25 m erano appannate per la condensa di vapore acqueo formatosi a causa della bassa temperatura esterna.
    
    Vidi Marco alzarsi dalla sua postazione a bordo vasca, dire qualcosa al suo collega e dirigersi verso lo spogliatoio dei bagnini.
    
    Quello era il nostro segnale.
    
    Uscii dall'acqua qualche minuto più tardi, percorsi il corridoio con impazienza e emozione fino alla porta dello spogliatoio.
    
    Ricordo, come fosse ieri, la voglia che avevo quel giorno di essere circondata, coperta, usata, abusa da quel corpo, da quella pelle, da quegli occhi.
    
    Mi guardai intorno per vedere che non ci fosse alcun curioso ed entrai cercando di non far il minimo rumore.
    
    Prima ancora di potermi girare, sentii un dito correre lungo la ...
    ... schiena e il suo respiro sul mio collo. Un sussurro mi racconta, nuovamente, la tua voglia "Cry, chiudi gli occhi e ascoltami".
    
    Lo stavo già facendo.
    
    "Ricordi l'altra sera mentre ti insegnavo a giocare a biliardo?"
    
    "Giocare è una parola grossa, diciamo che provavi a non farmi rovinare il tappeto verde" rispondo io, con un filo di voce a tratti spezzato della pressione del tuo corpo contro il mio.
    
    "È stato in quel momento che ho provato, per la prima volta, il desiderio inarrestabile di mettertelo dentro, di possederti anche dove mi hai sempre detto di non aver mai permesso a nessuno di farlo. Ho continuato a dire questo desiderio immaginando le sensazioni che avrei provato, lo scenario in cui sarebbe accaduto, ma più che altro le tue reazioni. Volevo vedere la tua faccia mentre lo facevo, e non immagini nemmeno quanto volte mi sono masturbato pensandoci"
    
    La schiettezza cui me lo dicesti, il tono quasi di supplica mentre la punta del tuo sesso bagnata premeva contro il mio costume, l'ondeggiare del mio culo contro di te e i tuoi gemiti come musica per una danza ancestrale, fecero crollare tutte le mie remore.
    
    "Prendi tutto"
    
    " proprio tutto ?Sei sicura ?"
    
    "Ho detto tutto"
    
    Mi permetti di voltarmi e mi baci sulle labbra.
    
    Sono morbide e si aprono cedevoli alla tua lingua.
    
    Esplori la mia bocca mentre fai scivolare una mano sul collo, dentro al costume. Ti siedi sulla panca e mi tiri verso di te. Ora siamo vicinissimi e uno di fronte all’altra.
    
    Non ho ...
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