Io e M... 03
Data: 20/02/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Voyeur
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
... avvicinai la prima pallina alle labbra della vagina.“Martina, quello non è l’orifizio adatto. Provi con l’altro” non so come faceva a prevedere le mie mosse, ma mi fece andare su tutte le furie. Stava cercando di dirmi che avrei dovuto infilarmi tutte e quattro le palline su per il retto.- Ma non se ne parla proprio – dissi tirando le palline sul sedile accanto a me. – Questa è una follia.“Martina, le assicuro che dopo questo ulteriore capriccio, non le chiederò nient’altro. La prego”.- E va bene. Basta che la facciamo finita – poi mi rivolsi ad Armando. – Mi raccomando, lei si trattenga. Continui a guardare la strada, per carità.- Certo, d’altronde è il mio lavoro.- Sì sì, tutti uguali voi uomini. Tutti maiali. A quel punto mi afflosciai sul sedile e alzai le gambe verso il tettuccio e cercai di dilatare quanto più possibile l’orifizio anale. Ripresi le palline e avvicinai la prima in mezzo alle natiche. Ma per quanto mi sforzassi, non c’era verso di farla entrare. Il buco era troppo stretto e troppo asciutto per permetterne l’ingresso.“Se ha difficoltà con la penetrazione le consiglio di usare una lozione che troverà sotto il sedile”.- Ecco, grazie – dissi piuttosto amareggiata. – Poi però, quando saremo faccia a faccia, mi spiega come fa a prevedere le mie azioni. Presi la lozione, una specie di olio per il corpo, e me ne misi in modo abbondante sulle dita. Iniziai così a massaggiarmi il buco, affinchè si aprisse un po’, e penetrai prima ...
... con un dito, poi con due, e quando fu abbastanza largo feci scivolare dentro la prima pallina, che venne letteralmente risucchiata, e mi diede una piacevole sensazione quando si scontrò contro i nervi del condotto. Chiusi gli occhi per l’intenso piacere e quando entrò anche la seconda pallina spalancai la bocca. Stava iniziando a piacermi sul serio. Alla terza pallina mi lasciai andare con un gemito di piacere, e poi toccò alla quarta, e venne risucchiata anche quella. A quel punto restò fuori solo l’anello che c’era alla fine della cordicella.- E adesso cosa dovrei fare?“Si comporti come se non fosse accaduto nulla. La prego di risistemarsi le mutandine e di tirarsi giù il vestito. Lasci il giocattolo lì dov’è, nel suo corpo. A questo punto dovrebbe essere a meno di dieci minuti dal mio appartamento, e questo messaggio sta per terminare. Le auguro un buon proseguimento e spero di vederla presto”.Mi ricomposi sul sedile e avevo una sensazione di pienezza. Il condotto anale completamente tappato, e ogni movimento e ogni sussulto della macchina faceva scuotere il mio corpo, e così anche le palline fucsia che avevo dentro, e per ogni movimento era una specie di scossa di piacere. Ero quasi sul punto di avere un orgasmo anale. Ed ero così imbarazzata che non rivolsi più la parola ad Armando per il resto del tragitto che ci separava dalla casa di Oscar. E lui dovette capire il mio disagio, dal momento che non cercò in alcun modo di farmi parlare.