1. La voglia tra le tette 3


    Data: 21/12/2017, Categorie: Trans Autore: Dafne 567, Fonte: EroticiRacconti

    Cari lettori, il mio lui ormai innamorato pazzo è sempre più bramoso di penetrare la dolce fichetta che non ho, mi ha regalato un anello ufficiale di fidanzamento con tanto di cena di pesce e vino a fiumi. Si è pure iscritto in palestra per essere tonico e buttare giù quel pancione da incinto che si ritrova. Intanto le mie spompinate al suo cazzo proseguono alla grande come anche i segoni che mi tiro alla facciazza sua che se mi beccasse sarebbero guai seri. Glielo prendo in tutte le occasioni l'altra volta eravamo a casa sua per un caffè,e mentre limonavamo cercava la mia fichetta a tutti i costi e io a scacciare quella mano come se fosse un moscone. Colpo di fortuna gli squilla il telefono..... E' il suo capo che gli tira la solita filippica della frutta venduta e invenduta. Questa telefonata è molto importante per lui perché decide la vendita della settimana. Spegne la tv assume un tono professionale peccato che ci sono io ad approfittare della situazione. Mi avvicino gatta gatta, gli struscio ben bene il mio culo sul suo cazzo. Ora è lui a scacciarmi e a farmi segno di no..... Io ...
    ... troia glielo tiro fuori mi inginocchio per bene e mi do la sua cappella sulla lingua e con la bocca aperta ciucciandomi il dito gli faccio capire cosa voglio..... e lo voglio adesso. Sono incapricciata. La scena è da film. Io piegata bassa con la bocca aperta che lo sto segando brutalmente mentre con la lingua gli stuzzico le palle. Rallento.... Mi do la sua cappella in bocca e gli faccio capire che mi deve venire in bocca. Lui mentre parla si contrae rendendo la telefonata goffa e sgradevole per il suo capo che continua a dirgli "ma stai bene?" "cosa sono questi mugoli".E io implacabile e segarlo forte. Rallento riprendo e lui cede... Dandomi tutto il suo sperma in faccia. Io slumpa slumpa lo ciuccio fino a che la telefonata non finisce. A lui la parola "ma non potevi aspettare che finissi la chiamata, non capisci un cazzo questo è il mio capo che figuraccia mi hai fatto fare, speriamo che si sia bevuto il fatto che avevo una mezza influenza". E io incoerente e menefreghista ciucciavo ancora il suo enorme cazzo con il desiderio di andare subito a casa a farmi un segone pensando all'accaduto. 
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