Caro massimo, a tua moglie gliel'ho messo dentro
Data: 26/02/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: amanteirpino, Fonte: Annunci69
Ebbene Massimo, non ci conosciamo affatto e pure di vista io ti conosco benissimo. Oltre a ciò ora abbiamo un'altra cosa in comune: abbiamo infilato il cazzo turgido nella stessa figa? Quale? Quella di tua moglie.
Con lei, se hai letto il mio racconto, c'era stato un breve incontro in precedenza, durante il quale avevo solo potuto constatare che aveva un solco di chiappe molto profondo, nel quale strusciare il cazzo è poesia e, non so tu, ma io l'ho fatto alla prima occasione, mi sono masturbato usando quel solco del culone con annessa sborratona finale a ridosso di culo e schiena.
Poi tua moglie, quasi rammaricata e dispiaciuta, forse per le corna che ti aveva installato in testa, non mi ha più cercato, ed anzi per qualche settimana mi ha anche evitato del tutto.
Ma quella sera sul ponte non avevo goduto da solo, tua moglie poteva anche razionalmente evitarmi, ma la sua figa credo che mi desiderasse di già. Chissà se tu te ne sei accorto, se ha trovato sfogo sedendosi sul tuo cazzo, boh...credo di no.
Infatti una sera, all' uscita dalla palestra la fermai e le chiesi se fosse tutto ok e lei mi disse di sì ma che era meglio non vederci. Finsi di rimanerci malissimo e forse un po' male ci rimasi per davvero, fatto sta che lei, forse impietosita, mi chiese se avevo voglia di parlarne.
Ovviamente accettai. Lei ti chiamò in mia presenza e ti disse che si sarebbe attardata un po' a far chiacchiere con una vostra amica e con sua cugina. Ed invece salì nella mia ...
... macchina, ancora una volta.
Direzione: parcheggio buio alle spalle della palestra.
Parlammo un bel po' e mi disse che lei era stata una moglie sempre fedele ed aveva avuto solo una sbandata. Ma mentre cercavamo di spiegarci, le cose precipitarono perché le misi una mano sulla coscia e le dissi:"quanto mi piaci" lei sussultò ma non mi tolse la mano. Così la feci risalire fino a piazzargliela giusto in mezzo alle gambe... seguì un gemito. La abbracciai, mi fiondai sul suo sedile, vinsi con non poca fatica le sue resistenze tra una mano sul corpo sinuoso ed un bacio sul collo, tra i capelli o sulla bocca. Alla fine cedette anche se mi ricordava con insistenza che doveva andare e che doveva tornare da te prima che ti preoccupassi o ...potessi sospettare.
La invitai a lasciarsi andare per non più di 10 minuti che poi saremmo andati via.
Sembrava convinta anche perché le era ormai difficile uscire da quella situazione.
Le alzai la maglietta e le alzai anche il reggiseno, quelle piccole tette divennero ben turgide sotto i miei baci e le mie slinguazzate..mi sa che non te ne prendi tanto cura perché tua moglie mostrava di essere troppo sensibile nel subire un tale trattamento. Presi anche i capezzoli tra i denti...fu per lei momento di gran gemito. Dovetti invitarla a fare silenzio. Poi smisi di leccarle le tette e mi avvicinai a lei dicendole che mi faceva impazzire e che la volevo. Così dicendo ripresi a toccarle la passera da fuori al suo pantalone da palestra che ...