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Piango mio padre
Data: 03/03/2021, Categorie: Incesti Autore: beast
... labbra si toccarono, le lingue si allacciarono, le salive si mischiarono. E fu come se esplodesse una bomba, una bomba nucleare, le sue mani si aggrapparono ai miei seni, mi strinsero i capezzoli, le mie si infilarono nei suoi boxer e gli artigliarono il membro, già duro e pronto a prendermi. La mia figa era bagnata e grondava miele, un frutto maturo che stava aspettando solo di essere colto. Mi sfilai la camicia da notte, lui si sfilò boxer e canottiera, circondai il suo corpo forte con braccia e gambe e lui mi strinse a sé, con le dita di una mano scostò le labbra fradice della mia vagina per farsi strada, accompagnò il suo pene nella giusta posizione, lo fece strusciare avanti e indietro per prepararmi e mi arpionò con la sua verga fiammeggiante. Mi offrii a lui su un altare fatto di lenzuola di lino e sui mi prese recitando una preghiera di sospiri e i muggiti di un toro in calore. Il dolore fu questione di un attimo e lasciò quasi immediatamente spazio al piacere. Mi inarcai aggrappandomi alle lenzuola sporche del mio sangue verginale e venni, lui si inarcò stringendo i glutei e venne, sacrificando e offrendomi il suo sperma come fossi una divinità dell’amore. Fu meraviglioso, lo rifarei mille e mille volte e lo rifacemmo tutti i giorni e tutte le notti per anni. Ora lui non c’è più e io non ho più lacrime da versare e voce per urlare e so che mai nessuno potrà prendere il suo posto nel mio cuore e tra le mie gambe.