1. Guarda che Luna!


    Data: 05/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: LonelyDickens, Fonte: EroticiRacconti

    27 Luglio 2018 serata caldissima. Esco a fare una piccola passeggiata alla ricerca di un po’ di refrigerio notturno dopo una giornata dannatamente infernale passata a fare il meno possibile a casa. Mia moglie ha preferito andarsene a dormire. Durante la mia passeggiata incrocio Damiano e Moira, una coppia di amici con la quale usciamo spesso per qualche cena o qualche gita. Dopo un po’ di convenevoli, lui mi invita a casa loro “C’è l’eclissi lunare stasera, monto il telescopio e ce la guardiamo dalla terrazza” Accetto volentieri, tanto non ho nulla da fare Devo premettere che ho sempre avuto fantasie su Moira. E’ una bella donna, mora, due bei seni, delle belle gambe e un culo da favola che sembra fatto di marmo. Nelle poche volte che siamo stati in piscina con loro, io spesso, fingendo di leggere un libro, mi scrutavo per bene il corpo di lei e cercavo con lo sguardo di imprimere nella mia mente ogni singolo dettaglio, un neo, una pieghetta della pelle, qualsiasi cosa utile a riprodurmi l’immagine del corpo di lei quando in seguito avrei fantasticato masturbandomi. E spesso nei miei solitari me la immaginavo posseduta da me e da altri, fino a spingermi a vederla sottomessa da uomini brutti e rozzi, a fare le porcate più inimmaginabili. Per cui l’idea di stare sul terrazzo con loro mi eccita. Chissà semmai si presenta un’occasione per sfiorarla, per annusarla o addirittura per tentare un azzardato approccio. Dunque siamo nell’oscurità del terrazzo (un poggiolo stretto e ...
    ... lungo, per la verità) e Damiano è intento a montare il telescopio. Io e Moira siamo uno accanto all’altra, appoggiati con i gomiti conserti sul parapetto del poggiolo e osserviamo la luna ad occhio nudo, commentandone le minime variazioni Con movimenti impercettibili, allargo il gomito verso il suo, millimetro dopo millimetro, finché riesco a stabilire un contatto. Non è niente. Sono solo due gomiti che si toccano, pelle con pelle. Ma tanto basta per cominciare a sentire un inturgidimento del mio membro “Ecco fatto” commenta Damiano, finito di istallare l’aggeggio “Ora viene il bello. Devo puntare il mirino e poi ci godiamo sta luna” Quindi ci risolleviamo dal nostro appoggio sul davanzale e lei si mette in piedi dietro di lui ed io, di conseguenza, dietro di lei Damiano è intento a guardare dentro al mirino per cercare la miglior inquadratura e l’operazione si protrae per qualche minuto, durante il quale io, eccitato, cerco un altro contatto con la sua donna, la mia preda per stasera, il mio sogno proibito. Mi avvicino con il corpo sempre più verso di lei e, come un’ape che si appoggia delicatamente su un fiore, arrivo al contatto. Il mio cazzo semirigido è appoggiato alle sue chiappe, dritto nel mezzo. Lei non si muove. Non si volta. Non dice nulla. Eppure lo sta sentendo di sicuro. “Ancora un po’ di pazienza e ci siamo” dice Damiano sempre più indaffarato nella sua messa a punto “Tranquillo, fai con comodo. La Luna non scappa …” gli risponde lei Sono parole che mi scatenano ...
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