La rossa (parte quarta)
Data: 06/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: petronius
... nuovo e spingo con un po’ più di decisione e sento che cede e vedo che sbarra gli occhi e spalanca la bocca: “AH…Ah…ah…”
Mi fermo con la sola cappella ben stretta nelle sue carni.
Troppo stretta.
“Mi stai inculando…”
Faccio pulsare la cappella. E lei: “AH!”, geme.
“Me ne sono accorto.” Le dico. “Vuoi che esca?”
Resto fermo e lei pure.
Un’altra pulsazione…ed un altro gemito.
Aumento un poco il peso e scivolo ancora un poco in lei. Mi fermo.
Gli occhi spalancati, la bocca aperta in un muto “AH” di piacere.
Ha un culo stretto, caldo, piacevole...e si sta adattando al mio cazzo.
Entro ancora un po’ e mi fermo di nuovo…voglio godermi questi istanti fino all’ultimo centimetro. Voglio ricordarmi il momento in cui l’ho inculata e voglio ricordarmelo bene.
Mi abbasso e le sussurro: “Vuoi che smetta?”
Mi afferra il viso tra le mani, cerca di avvicinarmi, mi fissa negli occhi: “Sei pazzo?!? Inculami! Fammelo sentire tutto! Fino in fondo!” e mi lascia andare.
Arretro un po’ e poi avanzo ancora, entrando un po’ più in lei.
Ripeto più volte fino a sentire che il mio cazzo scorre senza intoppi fino al punto in cui sono arrivato.
Arretro completamente, solo la mia cappella resta dentro: “Lo vuoi sentire tutto?”
“Sì, tutto…dammelo tutto, ancora, fino in fondo.” Presa dall’eccitazione.
Avanzo, lentamente, senza fermarmi, aumento la pressione fino a piantarle tutto il mio cazzo nel culo, fino ai coglioni e mi fermo lì, in fondo.
Arretro ...
... ed affondo.
Le tengo le gambe aperte e piegate ed aumento il ritmo iniziando finalmente a scoparmi questo culetto stretto.
“Sìììììììì, scopami il culo…INCULAMI!” dice quasi gridando.
Entro ed esco con foga.
Alterno profondi affondi con scopate più superficiali.
Il ritmo è incalzante, forsennato, ma il mio cazzo non vuole saperne di venire e concludere questa cavalcata.
Lei urla il suo godimento con la bocca spalancata. Grida i suoi “sìììì”, “Ancora”, “Di più” che mi galvanizzano.
Sono un bagno di sudore e mi rendo conto che il mio cazzo scorre sempre più facilmente: il suo culetto ha ceduto ed ora si gode ogni centimetro.
Affondo con più forza, carico tutto il mio peso ad ogni corsa quasi a volerle infilare anche le palle e lei gode di questo trattamento quasi violento.
Geme con suoni sempre meno articolati.
Cerca di dire: “Sborrami nel culo…lo voglio sentire…”
Si contrae quando le pianto il cazzo in fondo al culo.
Spalanca la bocca quando mi ritraggo pronto ad una nuova discesa.
Fino all’ennesimo affondo ed al suo urlo liberatorio. Il suo culo mi stritola il cazzo. Mi munge troppo forte, ma io resto piantato bene in fondo e mi muovo. Lo sfintere mi sta stritolando la base del cazzo.
“Ti prego esci…basta…non ce la faccio a continuare.” Mi dice tra un gemito e l’altro.
Arretro fino a sentire il suo buco stringermi la cappella quasi a succhiarla.
Ed esco da lei che crolla sfatta sul letto.
“Grazie…ma ora lasciami dormire un po’, ...