1. L'annuncio


    Data: 09/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Lidia

    ... facciamo? Se vuoi che continuiamo ti togli tutto, nuda!". Sono furente, furente con il mio padrone che mi ha messo in questa situazione, furente con giacomo, furente con me stessa. Sono combattuta, combattuta tra l'andarmene e il denudarmi, tra lo stare zitta e rispondergli per le rime. Afferro i bordi del maglioncino per sfilarmelo. Lui mi blocca e nuovamente con tono gentile, quasi pentito del suo atteggiamento mi indica il bagno, dicendo se voglio posso andare li a spogliarmi. Accetto l'invito.In bagno mi denudo, riponendo i vestiti ben ripiegati su uno sgabello, ne approfitto anche per rinfrescarmi la faccia con un po' di acqua fredda, poiché mi sento le guance divampare dalla rabbia e dalla vergogna. Faccio un profondo respiro prima di ritornare da Giacomo, non senza coprirmi il sesso e il seno con le mani. Mi sentoridicola a camminare coprendomi, ma la nudità &egrave un tabù che non ho mai superato, soprattutto davanti ad un ragazzino che non ho mai visto prima. Sento inoltrel'inutilità di quel gesto, visto che fra un po' la stesso persona da cui adesso mi copro mi percuoterà le natiche e probabilmente riuscirà comunque a vedere bene o male le mie nudità, ma non posso farci nulla e non riesco a non coprirmi.Giacomo &egrave accomodato su una sedia senza braccioli e appena rientrata nella stanza mi dice, con ritrovata cortesia, di posizionarmi a pancia in giù, sulle sue ginocchia. Io eseguo. Riesco ad appoggiare i palmi delle mani sul parquet del pavimento per cercare ...
    ... di essere più stabile possibile. Lui abbassa una gamba lasciandomicosì, con le spalle e la testa in posizione più bassa rispetto al sedere.Difronte a mi c'&egrave uno specchio e così non posso non vedermi nuda, con il sedere sollevato sulle ginocchia di un ragazzo molto più giovane di me, nella posizione inequivocabile di chi sta per essere sculacciata. Penso all'imbarazzo di chi mi vuol bene se mi vedesse adesso, e alla soddisfazione di chi proprio bene non mi vuole.E cominciano i primi colpi, rumorosi sulle mie natiche. Riesco a sentire la mano ben aperta che mi percuote, ma sono lievi, poco più di un contatto pesante. Proseguono così per alcuni minuti, ma se provo sollievo nel pensare che non &egrave doloroso ne provo di meno nella certezza che il mio padrone non ne sarà per nulla soddisfatto.Giacomo s'interrompe."Ok, hai soddisfatto la tua curiosità? Basta così?""Dovrebbero essere più forti"."Ah...vuoi le chiappe viola?""S...si"."Da brava, chiedimi per favore, come vuoi che ti faccia le chiappe"."Per...per favore, fammi le chiappe viola".Appena terminata la frase una sculacciata mi fa sobbalzare in avanti, quasi perdendo la stabilità con le mani. A questa ne seguono altre di uguale intensità e il dolore caldo e bruciante non tarda a venire.Quando si ferma sento il dolore che già credevo intenso divampare, divampare come la vergogna quando avverto la sua mano insinuarsi tra le gambe, che prontamentestringo, manifestando così il mio diniego."Divarica le gambe Lidia!"Vorrei ...