1. Senza dire niente


    Data: 10/03/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... mio crescente interesse per lei. Lei in realtà non sembrava per nulla una donna che si faceva rinchiudere in cinture di castità, anzi, spesso l�apparenza, l�esteriorità e la forma ingannano appieno.Irene del resto sembrava non accorgersi del mio stato d�animo e continuava a illustrarmi i problemi della pratica, a chiedermi dei consigli su come definirla in maniera adeguata. Io guardavo la sua bocca che parlava, le sue labbra che s�aprivano e che ogni tanto inumidiva con la punta della lingua, giacché il tempo passava e il mio interesse per lei aumentava in continuazione: la gonna era salita un po� sulle sue cosce, però lei non faceva nulla per rimettere le cose a posto: era forse un messaggio? E se avessi osato e mi fossi beccato uno schiaffone? Che figura, domani tutta la sede avrebbe parlato sennonché di me. A un certo punto lei sollevò lo sguardo verso di me, che in quel momento osservavo nuovamente la sua giacca e cercavo d�intuire che cos�avesse di sotto, perché un marcato sorriso apparve sul suo viso: ammiccante, complice, impenetrabile, malizioso, provocante e sensuale, così mi era sembrato. L�atmosfera in ogni caso era cambiata, perché sembrava alquanto evidente che a nessuno dei due importasse né interessasse più di tanto della pratica, per il fatto che attualmente eravamo da soli e dopo un�ora sarebbe passata la guardia della vigilanza per l�abituale controllo.In realtà nessuno dei due si decideva continuando a rimandare l�eventuale iniziativa, perché quel gioco ...
    ... fatto di sguardi e di respiri andava a genio indubbiamente e innegabilmente a entrambi. Il primo passo lo fece lei, incapace di trattenersi, in tal modo cominciò a liberarsi della gonna che in un attimo cadde ai suoi piedi, la giacca lentamente s�aprì e lasciò intravedere soltanto il reggiseno nero, l�unico indumento nondimeno indossato. In quel frangente si passò le dita d�una mano sulle sue labbra e le fece scendere lungo il collo fino all�orlo del reggiseno, poi le infilò di sotto e si toccò i capezzoli uno alla volta, però a lungo. L�altra mano era scivolata lungo i fianchi fino ad arrivare al perizoma. Irene a quel punto si siede in modo inatteso sulla scrivania di fronte a me e aspetta, però non deve attendere oltremodo, perché ambedue le mie mani risalgono verso le sue gambe, sfiorano l�inguine, s�inerpicano e raggiungono il seno, poi il collo, s�infilano tra i capelli e riscendono lungo la schiena. Il suo sguardo &egrave un chiaro e preciso invito a sfilarle il perizoma: io lo faccio con calma, mentre la guardo perdersi nell�attesa, la strada &egrave libera. Al momento la mia bocca s�appoggia su di lei, io m�intrufolo con le dita per arrivare nei pressi del suo clitoride, giacché penso sia pronto per ricevere le amabili e fervide attenzioni della mia lingua, pertanto la muovo lentamente dosando accuratamente i movimenti e assaporando il suo sapore aspro e dolce simultaneamente.Nel silenzio cominciano a sentirsi i gemiti sottili di Irene, che sotto i colpi della mia ...