1. Dedicato a te


    Data: 11/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: loziotom, Fonte: EroticiRacconti

    La tensione ti si leggeva in faccia. Eri nervosa, agitata, stanca. 4 mesi chiusa in quel locale. Gli affari andavano male. Io cercavo di aiutarti ma lo facevo nel modo sbagliato. Non mi volevi intorno. Era il tuo lavoro. Volevi dimostrare di sapertela cavare da sola. Nei miei confronti eri insofferente. Cominciavo a capirlo e ti lasciavo stare nonostante le mie preoccupazioni. C'era una ragazza a darti una mano. Bella, di poche parole ma molto figa. Quando finivate di lavorare lei si chiudeva in bagno e si cambiava. Si truccava e si metteva delle minigonne mozzafiato. Era pronta per uscire con il suo uomo. Tu invece ti deprimevi contando i soldi del misero incasso della serata e tornavi a casa. Eri arrabbiata e depressa. Io ti attendevo sdraiato sul divano. A volte addormentato, a volte sveglio. Non avevi molta voglia di parlare. Credo che il solo rivedere me ti facesse aumentare la depressione. Finché non conoscesti loro due. Aldo e Giovanni. Due fratelli. Avevano aperto un locale vicino al tuo. Ti chiedevano consigli. Erano belli, alti e gentili. E allegri. Ti facevano ridere. Si capiva che ti piacevano. Mi raccontavi di loro e si capiva che rappresentavano un'iniezione di fiducia nei tuoi confronti. Una sera c'ero anch'io nel locale. Era quasi l'una. Stavi per chiudere. Li vidi arrivare e vidi il tuo volto illuminarsi. Vi scambiaste i soliti baci che si scambiano tra amici. Poi gli offristi una birra mentre parlavate dell'andamento della giornata. Io vi guardavo un po in ...
    ... disparte. Non mi presentasti a loro. Ti vedevo ridere felice mentre chiaccheravi con loro. Me ne andai. Sentivo di essere di troppo quella sera. Mi allontanai un po. Ero geloso, incazzato e depresso. Non so se ti accorgesti che ero andato via. Ad un certo punto tornai sui miei passi giusto in tempo per vederti mentre chiudevi a chiave il locale e ti avviavi fuori dal centro per andare verso la macchina. Aldo e Giovanni erano con te. Ti stavano accompagnando alla macchina. Parlavate fitto fitto. Io da lontano non sentivo nulla ma vedevo che ridevi. Sembravi felice. Aldo ti mise il braccio sulle spalle. Mentre tu dall'altro lato ti stringevi a Giovanni. Il quale non ci mise molto a far scorrere la sua mano lungo la tua schiena fino a fermarsi sul culo. Vi seguivo da distanza di sicurezza per non farmi scorgere. Lo stomaco in subbuglio per la gelosia. Ma ti vedevo allegra, scanzonata stretta tra quei due giovani maschi che ti stringevano e ti palpavano senza che tu ti ribellassi. Ad un certo punto nel vicolo più buio vi fermate e Giovanni ti attira a te. Ero vicinissimo. Ti vedevo il viso sotto il riflesso di un lampione. Avevi uno sguardo languido. Il tuo petto sobbalzava ad ogni respiro nella canotta scollata. Mentre lui con una lentezza esasperante avvicinava le sue labbra alle tue. Tu chiudesti gli occhi, mentre il seno andava su e giù e finalmente le sue labbra si unirono alle tue. Accogliesti la sua lingua come una liberazione. Eri bellissima alla luce del lampione mentre ...
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