1. Imprevisto in ufficio


    Data: 11/03/2021, Categorie: Etero Autore: Malia

    Quel giorno avevo fatto tardi in ufficio: al mattino il treno aveva tardato per un guasto sulla linea, così per non trascinarmi il lavoro avevo deciso di fermarmi un po’ di più, ma tra una cosa e l’alta si erano fatte quasi le 20. In ufficio eravamo rimasti solo io ed Elia a cui era stato affidato l’ingrato compito di aggiornare tutti i server su cui noi lavoravamo abitualmente. Mi si avvicina e inizia a massaggiarmi le spalle. Non è strano, lo fa spesso, non solo con me: è un suo modo di essere gentile, anche se non abbiamo particolare confidenza. Mi chiede se ci metterò ancora molto, perché nel caso lascerebbe le chiavi a me visto che lui ha finito. Anche io però sto per uscire e gli dico che se ha 5 minuti di tempo arrivo anche io. Mi dice di sì e intanto va avanti a massaggiarmi il collo. Ho una camicetta non particolarmente scollata, ma un po’ ampia sulle spalle. Mentre mi massaggia, quasi con non curanza fa scivolare le mani appena sotto la camicia fermandosi appena sopra il mio seno. Vuole scoparmi? Penso che sia pazzo, che siamo in ufficio, che se entrasse qualcuno ci licenzierebbero in tronco, ma non dico niente. Le sue dita vanno più in basso e poi con la mano mi avvolge il seno sinistro e fa una leggera pressione. Io emetto un leggerissimo gemito di piacere. A questo punto ha la certezza che io ci starò e inizia a muoversi con più decisione. Mi fa alzare e girare verso di lui. Mentre limoniamo duro mi slaccia il reggiseno e me lo sfila da sotto la camicetta. Con ...
    ... una mano mi palpa le tette attraverso la camicetta e con l’altra mi palpa il culo, facendo una leggera pressione nella parte bassa di modo che io stia istintivamente in punta di piedi e aggrappata a lui. Elia è alto e moro e ha le spalle larghe, è oggettivamente un bel ragazzo, ma prima d’ora non l’avevo mai preso in considerazione perché non è il mio tipo, ma mi sta decisamente facendo cambiare idea. Mi sfila la camicia e poi si ferma un istante per guardarmi. “è un pezzo che voglio scoparti” mi dice, “e allora scopami” rispondo io. Mi mette le mani sui fianchi e inizia a leccarmi e mordicchiarmi i capezzoli, io gli tengo le braccia intorno al collo e dopo qualche secondo gli sfilo la camicia. Finiamo di spogliarci e in quel momento ho un lampo di ragione: “se entrasse qualcuno?”- “Ho chiuso a chiave mentre eri in bagno” dice. Quindi era premeditato! Il pensiero mi eccita. Intanto inizia a giochicchiare con le sue dita nella mia figa. Mi abbasso e inizio a fargli un pompino. Gli piace, lo sento, ma ad un certo punto mi fa alzare e mi fa segno di andare verso il fondo dell’ufficio. Cosa vuole fare esattamente? Decido di scoprirlo e lo seguo. Arrivati in fondo mi fa sedere sul tavolino, un tavolino basso che mi arriva alle ginocchia quando sono in piedi. Si appoggia alle mie spalle e fa forza per farmi sdraiare. Sono nuda, sdraiata sul tavolino che di solito usiamo per le riunioni e sto per scopare. Elia ha ripreso a leccarmi i capezzoli, ma lentamente inizia a scendere verso il ...
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